Attualità
Industria locale: prima schiarita dopo un anno di incertezza
Industria locale: le previsioni congiunturali di Confindustria lasciano spazio alla speranza.
Industria locale, le previsioni
Si intravede uno spiraglio di luce per l’industria delle province di Novara e di Vercelli. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre aprile-giugno 2021 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra crescite importanti in entrambi i territori, posizionandosi a 17,5 punti nel Novarese (rispetto ai precedenti 2,6) e a 2,2 punti in provincia di Vercelli (rispetto ai precedenti -20,4), con una media regionale che risale anche qui in modo significativo. Insomma, l’industria pare intravvedere una schiarita a breve termine, dopo un lungo periodo di incertezza che era iniziato più o meno in concomitanza con il primo lockdown del marzo scorso.
Lo stesso trend è seguito dal saldo tra ottimisti e pessimisti riferito alle attese di nuovi ordini totali, a 12,7 punti nel Novarese (rispetto ai precedenti 1,7) e a 7,8 nel Vercellese (rispetto ai precedenti -23,7). Migliora anche l’indicatore piemontese.
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L’export
«Il dato che ancora non registra una vera inversione di tendenza – osserva il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – è quello relativo alle attese di esportazioni, i cui saldi tra ottimisti e pessimisti rimangono su valori troppo bassi per poter dare respiro a una fase di ripartenza che speriamo vicina: se in provincia di Novara si attestano a 1,9 punti rispetto ai precedenti 3, nell’area vercellese l’indicatore, pur in crescita, è ancora negativo, a -5,7 punti rispetto ai precedenti -14,7, in linea con quello regionale».
I vaccini
«La ripresa – aggiunge Filippa – rischia di essere frenata anche dal forte aumento dei costi delle materie prime, che penalizza notevolmente un Paese trasformatore come il nostro, mentre un ulteriore gap rispetto ai nostri competitor è determinato dalla presenza di tasse del tutto inopportune, come quella sulla plastica che impatta in modo incalcolabile sulla componentistica. I ritardi nella campagna vaccinale, infine, rischiano di compromettere il possibile recupero del settore turistico e della sua filiera. Le nostre aziende sono pronte per contribuire concretamente alla messa in sicurezza dei lavoratori e della popolazione, ma mancano ancora i protocolli e, come è noto, i vaccini. Bisogna smetterla con le parole e passare ai fatti».
Il lavoro
I dati sul mercato del lavoro registrano performance migliori rispetto alla media regionale, con il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alle aspettative di nuova occupazione che passa da -0,9 a 8,7 punti in provincia di Novara e da -6,5 a 10 in provincia di Vercelli (a fronte della crescita da -1,7 a 5,6 punti in Piemonte), mentre l’indicatore sull’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione guadagni prosegue il calo, attestandosi al 16 per cento per Novara, al 28,7 per cento per Vercelli e al 25,7 per cento per il Piemonte.
Gli investimenti
«Da sottolineare – aggiunge il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – è anche l’ulteriore incremento, rispetto alla precedente rilevazione, della percentuale di investimenti significativi programmati in entrambe le province, in aumento sia a Vercelli che a Novara. In lieve contrazione, ma sempre su livelli elevati, sono invece le intenzioni di investimenti sostitutivi. Rimane su livelli elevati anche il tasso di utilizzo degli impianti: sostanzialmente stabile nel territorio novarese e in crescita in quello vercellese. Si attesta su buoni livelli, infine, la percentuale di aziende che denuncia ritardi negli incassi: stabile al 22 per cento nel Novarese e in miglioramento dal 23,9 al 16,9 per cento nel Vercellese».
I settori
I dati relativi ai principali settori produttivi segnalano maggiore ottimismo relativo alle attese di produzione nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame. Questa inversione di tendenza dovrà però essere confermata dalle prossime rilevazioni. Aspettative di produzione positive si registrano anche nel chimico e nel tessile-abbigliamento, mentre il saldo ottimisti-pessimisti è a zero nel comparto alimentare.
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