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Inps, servizi online e taglio dei costi

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Centralità dell’utente, digitalizzazione e multicanalità, riduzione dei costi e incremento della performance. Sono questi i principi su cui si fonda la rivoluzione interna dell’Inps.

Centralità dell’utente, digitalizzazione e multicanalità, riduzione dei costi e incremento della performance. Sono questi i principi su cui si fonda la rivoluzione interna dell’Inps.

Secondo quanto stabilito dal nuovo modello di fornitura dei servizi, si legge in un comunicato, le prestazioni sociali saranno fornite secondo un approccio consulenziale, personalizzato e proattivo, basato sui potenziali bisogni specifici degli utenti. L’obiettivo è di rendere l’Istituto non solo erogatore di servizi a richiesta ma il principale consulente dei cittadini, dei lavoratori e delle aziende sui temi dell’assicurazione sociale e dell’assistenza, sviluppando ulteriormente la relazione diretta con l’utenza. A questo fine è prevista la creazione di un fascicolo unico per ogni utente che contenga la sua storia contributiva e tenga traccia della sua interazione con l’Istituto.

Obiettivo dell’Inps un’evoluzione multicanale, con forte presenza territoriale, e digitale del rapporto con gli utenti che preveda la creazione di una nuova interfaccia web personalizzata e modalità più efficaci di interazione con gli intermediari, oltre al potenziamento dello scambio di flussi informativi con altre pubbliche amministrazioni.

I costi di funzionamento saranno ridotti attraverso lo spostamento dell’erogazione dei servizi dai canali fisici ai canali digitali e aumento del contributo dell’Istituto alla riduzione del debito pubblico. La transizione verso il nuovo modello di servizio si svolgerà nell’arco di tre anni.

Il primo passo consisterà nell’intervento sulla struttura organizzativa attualmente in essere al fine di renderla più funzionale al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal nuovo modello di fornitura dei servizi. il nuovo organigramma dell’Istituto prevede la razionalizzazione della cosiddetta ‘prima linea’ di dirigenza, passando da 48 a 10 direzioni centrali a diretto riporto del direttore generale. Non solo, è anche volta a ultimare l’integrazione fra i diversi enti previdenziali confluiti all’Inps, ottimizzandone le funzioni.

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