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Italo Gianolio un uomo che ha lasciato il segno: le riflessioni dopo l’addio

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Italo Gianolio è stato accompagnato da tantissime persone nel suo ultimo viaggio: in tanti hanno ricordato il suo impegno per la comunità.

Italo Gianolio, i ricordi

In tanti hanno voluto accompagnare Italo Gianolio per il suo ultimo viaggio. L’uomo, 80 anni, era molto conosciuto in città e in tutta la Valsesia: fu consigliere comunale, alpino, storico Babbo Natale in tantissimi eventi, presidente del centro incontro “Fratelli Allegra”, volontario nella Croce rossa, impegnato in altre associazioni e tra i fondatori di “Un villaggio per amico”, gruppo nato per sostenere progetti in Kenya.
Stretto il legame con gli alpini, tant’è che in occasione delle esequie, la famiglia del defunto ha deciso di far posare il suo cappello con la penna nera sul feretro. I presenti al funerale erano così numerosi e che la chiesa parrocchiale di Agnona non è riuscita a contenere tutti.

Il volontariato

Durante la funzione padre Joseph, parroco di Agnona, Isolella e Foresto, ha ricordato Gianolio come grande amico di don Giovanni Bossi, deceduto due anni fa: «Il nostro caro Italo era un parrocchiano molto attivo: ha sempre aiutato don Giovanni e si è adoperato molto per la nostra comunità. Ricordo il suo impegno prezioso per la conservazione della chiesetta di Calco».
Il parroco di Borgosesia don Gianluigi Cerutti, oltre a stringersi al dolore della famiglia ha sottolineato alcuni aspetti dell’uomo: «Era una persona che si faceva notare e conoscere. Trasmetteva la sua forza a tutti. Il suo impegno si è espresso in diversi ambiti ed il suo cuore è riuscito andare anche oltre l’Italia con l’aiuto che offrì in Africa. In sintesi: era il volontario. La sua è stata una vita con gli altri e per gli altri».
Non sono mancate le testimonianze d’affetto da parte dell’associazione “Un villaggio per amico”: durante la funzione è stata ripercorsa la storia del sodalizio e il contributo che diede Gianolio in Kenya: «Quando siamo arrivati in Africa sei stato circondato da bambini che avevano la fame e la sete negli occhi, e tu Italo hai detto in dialetto: “Dobbiamo fare qualcosa per questi ragazzi”. Grazie a te, oggi i piccoli di quel villaggio hanno una speranza per il loro futuro, e proprio oggi si sono uniti per pregare per te, per dirti grazie per quella speranza che gli hai dato».

Cavaliere della Repubblica

Daniela Denicola, presidente della Croce rossa di Borgosesia ha parlato direttamente a lui: «Nei servizi davi quel valore aggiunto. Spesso trasportavi i ragazzi di Anffas e prestavi assistenza negli hub vaccinali: ti rivediamo entrare in Pro loco con panettone e salame da offrire a medici e infermieri impegnati nella campagna sanitaria, un gesto sincero e di amicizia in un momento delicato». Da ricordare che Gianolio era anche Cavaliere della Repubblica, titolo conferitogli nel 2015 proprio per il suo impegno in ambito sociale.
Tra gli alpini presenti al funerale, anche una rappresentanza dalle Marche con cui Gianolio aveva intessuto un rapporto di amicizia. L’assessore comunale Paolo Urban ha rivolto un pensiero al defunto: «Sei stata una figura importante per la città e per la mia giovinezza. Sempre con il sorriso ci hai insegnato l’importanza della spensieratezza».

La famiglia

L’uomo ha lasciato la moglie Rosangela Balzarini e i figli Gian Luca e Michaela. Originario di Guardabosone, dove era nato nel 1942, Gianolio si era trasferito a Borgosesia nei primi anni Cinquanta andando ad abitare in frazione Calco Inferiore e sino alla pensione aveva lavorato nell’impresa edile di famiglia.
Come alpino, Gianolio era iscritto al gruppo di Casale Monferrato (dal quale pochi anni fa aveva ricevuto il distintivo d’oro). Ha fatto anche parte del comitato carnevale di Agnona, aveva fondato un sodalizio di radioamatori, e curato per anni la piccola chiesa di Calco dedicata a San Grato. Una lunga collaborazione lo ha legato anche al Pedale Valsesiano, società ciclistica di cui da anni faceva parte del consiglio direttivo.
Fu consigliere comunale negli anni Settanta e Ottanta, e poi più recentemente col sindaco Alice Freschi ed è stato artefice della nascita del Centro incontro “fratelli Allegra” in via Marconi a Borgosesia, del quale è stato per cinque anni presidente. Anni nei quali ha anche coordinato l’attività di Mensa Amica. I più piccoli invece lo conosceva soprattutto, come accennato, perché ha impersonato infinite volte la figura di Babbo Natale: con sua lunga barba bianca si prestava volentieri a dare un volto al personaggio.

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