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L’alta Valsesia blinda le ultime scuole rimaste

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Le amministrazioni comunali hanno chiesto ufficialmente di potere proseguire il servizio

I Comuni dell’alta valle difendono le proprie scuole. Boccioleto e Cravagliana chiedono che venga confermata l’apertura anche per l’anno scolastico 2018/2019. Ogni anno i Comuni sono chiamati a presentare un apposito documento alla Regione tramite la Provincia di appartenenza per poter garantire il proseguimento del servizio soprattutto quando i numeri di iscritti iniziano a calare. Anche Alagna ha chiesto di poter continuare a garantire l’apertura della scuola dell’infanzia e della primaria.

Con la popolazione che diminuisce e minori nati l’obiettivo è comunque garantire la presenza di una scuola.

In alta Valsesia le amministrazioni comunali con apposita delibera hanno chiesto di poter mantenere il servizio scolastico in paese. Per quanto riguarda Boccioleto viene fatto notare che la scuola dell’infanzia e primaria di Boccioleto dista dieci chilometri dal plesso di Scopello e che la strada è caratterizzata da pericoli soprattutto nel periodo invernale per la presenza di nevicate e gelate. Inoltre il sindaco Walter Fiorone sottolinea che per l’insediamento di famiglie in zone ormai scarsamente popolate è necessario continuare a garantire un servizio scolastico compatibile in termini di tempi di percorrenza.

Anche l’amministrazione di Cravagliana con il sindaco Monica Leone chiede di poter mantenere il proprio plesso della scuola primaria a servizio anche dei centri di Cervatto, Fobello, Rimella e Sabbia.

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