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L’Asl: «Nessuno ha mai chiesto la Casa della salute a Trivero»

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Il direttore Bonelli: «Abbiamo lavorato nel pieno rispetto degli impegni assunti per garantire continuità e assistenza sul territorio e in particolare nelle aree di montagna»

Sulla Casa della salute a Trivero, si legge in un comunicato, «non è arrivata mai alcuna osservazione al Pat, il piano di assistenza territoriale». Dopo le critiche che si erano levate per chiedere come mai la Regione aveva finanziato Case della salute a Biella e a Cossato, e non a Trivero, l’Asl Biella interviene per dire la sua.  «Le Case della salute indicate nel nuovo decreto discendono da quanto previsto dal Pat approvato un anno fa all’unanimità dai comitati dei sindaci e presentato a tutte le organizzazioni sindacali e agli organismi aziendali di rappresentanza. Un documento che in fase di redazione ha recepito tutte le osservazioni e le richieste formulate in occasioni di più incontri avuti anche con i rappresentanti dei medici di base e dei pediatri di libera scelta».

Tra l’altro in una nota stampa l’azienda sanitaria chiarisce: «L’Asl Biella non si è mai sottratta al confronto con gli amministratori locali anche in seduta pubblica». Insomma, l’apertura di due Case della salute a Cossato e a Biella dovrebbe andare bene a tutti, visto che nessuno ha mai tirato fuori l’opzione Trivero, un progetto che in realtà risale già a diversi anni fa. Sulle polemiche sollevate il direttore Gianni Bonelli spiega: «Per quanto attiene Trivero da sempre abbiamo cercato di coprire al meglio l’area sul piano sanitario, anche in considerazione della sua particolare collocazione geografica. Le dichiarazioni su una mancanza di attenzione per Trivero stupiscono in quanto in questi mesi abbiamo lavorato nel pieno rispetto degli impegni assunti per garantire continuità e assistenza sul territorio e in particolare nelle aree di montagna».

E aggiunge: «A dimostrazione di ciò nel corso dell’anno è stata avviata una campagna informativa, in collaborazione con i comuni del territorio, per fare conoscere ai cittadini i servizi offerti. In più recentemente è stato anche pianificato un calendario di incontri informativi di educazione alla salute – il primo già il 13 dicembre – dedicati alla popolazione e promossi in collaborazione con il dipartimento di prevenzione e il distretto di Cossato. Già sei le giornate previste, con approfondimenti specifici su temi diversi: la gestione del diabete, il progetto 10.000 passi per star bene, la prevenzione sugli infortuni domestici, la presa in carico del paziente cronico e della famiglia con il servizio di cure domiciliari, tecniche e metodi per conoscere i funghi ed evitare i rischi». Non vanno poi dimenticati i numerosi servizi presenti sia al poliambulatorio di Ponzone che all’ex ospedaletto di Trivero E Bonelli ricorda: «Stiamo lavorando non solo per prevedere la conferma dei letti a disposizione dei medici di famiglia per i propri pazienti all’ex ospedaletto, ma anche l’evoluzione della struttura in un vero ospedale di comunità».

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