Attualità
L’ex Giuda del Venerdì Santo ora fa anche teatro e tivù
«Esperienza che rimarrà sempre nel mio cuore»
Per dieci anni e sei edizioni ha prestato volto, corpo e voce a Giuda nel Venerdì Santo di Romagnano: ora Paolo Gagliardini cede il testimone ad Alessandro Miolli e Michael Barberis. Due, perché da quest’anno alcuni personaggi della Sacra rappresentazione saranno interpretati da due attori che si alterneranno nel corso delle recite dei tre giorni. Gagliardini, romagnanese classe 1977, nella vita dipendente della Lavazza, ha vestito i panni dell’Iscariota per la prima volta nel 2005, recitando quindi per sei edizioni, a cui si aggiunge l’edizione straordinaria inscenata al Sacro Monte di Varallo nel 2010.
Prima di Giuda, a partire dal 1995 ha impersonato per qualche anno l’apostolo Matteo, per poi passare a interpretare una delle guardie. Nel 2003, quando l’allora interprete di Giuda Silvano Baraggioni ha “lasciato il posto”, Gagliardini ha preso volentieri la sua parte. Ora, però, ha deciso di permettere anche ad altri ragazzi di interpretare questo personaggio: «Quella di lasciare il ruolo non è stata una decisione semplice – racconta – ci ho pensato molto e ne ho parlato anche con la mia famiglia. Ho pensato di avere dato tutto quello che potevo in questo ruolo. Inoltre, ho voluto dare la possibilità a chi, come me in passato, sognava di interpretare un certo personaggio, di farlo. Sono felice, infatti, che Alessandro e Michael ci tenessero a ricoprire il ruolo di Giuda».
Gagliardini non pensa a un altro ruolo nel Venerdì Santo: «Quando interpreti certi ruoli importanti – spiega – è difficile poi abbandonare quel personaggio». Ma il romagnanese si congeda dalla Rappresentazione decisamente arricchito: «Il Venerdì Santo rimarrà sempre nel mio cuore perché mi ha fatto capire di amare il teatro e la recitazione – racconta – continuerò quindi con le attività in questo ambito. La Rappresentazione mi ha dato la possibilità di avere un “trampolino” con cui farmi conoscere».
Gagliardini, infatti, ha già recitato nelle riprese del film “Azzurro Walzer”, incentrato sulla squadra di calcio di Novara, ha avuto una piccola parte in due fiction e fa parte di un gruppo teatrale novarese. «Non ho aspettative smisurate – afferma – ma recitare mi piace e mi diverte, quindi sono felice di farlo». La parte più intensa nel copione di Giuda? «Il momento in cui Gesù lo smaschera, durante l’Ultima Cena, davanti ai compagni di una vita. Per come sono io nella vita reale, quel momento rappresenta il massimo dello sconforto interiore».
Un personaggio così sfaccettato, dunque, ha permesso a Gagliardini di capire come potesse dare emozioni al pubblico: «Auguro lo stesso a chi lo interpreterà e anche alle persone negli altri ruoli, perché credo che ogni ruolo possa dare emozioni – osserva – i miei “colleghi” sono bravi a farlo: in qualsiasi ruolo c’è una sfaccettatura emozionale e il pubblico lo percepisce». Quest’anno la Rappresentazione avrà luogo dal 13 al 16 aprile.
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