Attualità
«La chiesa di Valmaggiore si muove: ecco le prove»
Sono stati posizionati degli strumenti per monitorare le crepe
La chiesa di Sant’Andrea a Valmaggiore monitorata con dei “fessurimetri” per controllare l’avanzamento delle crepe sui muri. Questa operazione fa seguito alla chiusura decretata qualche settimana fa dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco. Riceviamo alcune considerazioni da Luigi D’Agostino, il residente che ha segnalato la situazione:
«Nonostante siano trascorsi pochi giorni, dall’azione di monitoraggio, sono evidenti dei movimenti registrati nelle spie appositamente predisposte; così da individuare, tra l’altro, il reale motivo dei quadri fessurativi presenti.
Il degrado degli intonaci e murature è peggiorato, a mio personale avviso, dall’asfaltatura che contorna il piccolo fabbricato. Il manto stradale in asfalto, la pavimentazione antistante in pietra e cemento, non permettono la traspirazione del terreno sottostante; l’umidità risale dai muri (con intonaco) e provoca efflorescenze e distacchi della malta. Anche l’aiuola presente mantiene l’umidità di risalita del terreno a contatto con i muri della chiesetta. Sarebbe opportuno un vespaio con drenaggio perimetrale, oltre ad una buona malta traspirante, ma forse è chiedere troppo.
Le fessurazioni sono sicuramente dovute a problemi strutturali, magari anche per cedimenti nel terreno o infiltrazioni nel sottosuolo (acque piovane o altro). Di certo è che l’attenzione per una chiesetta così importante, per la nostra frazione di Valmaggiore, non verrà meno nel tempo e mi auguro che presto sia riaperta al culto».
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