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Lascia la casa al Comune, ci vivono i suoi quattro gatti

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La donna lasciòl’immobile in eredità al Comune con il vincolo che si prendesse cura dei suoi mici

L’appartamento di Evelina Tacchelli lasciato al Comune di Prato Sesia rimane ai quattro gatti che vi “abitano”. Ancora nessuna destinazione di uso certa per l’alloggio al civico 10 di via Matteotti, donato dalla proprietaria al Comune dopo la sua morte: così, almeno per il momento, l’appartamento rimane “di proprietà” dei quattro gatti della signora.

Quella di questo stabile è una storia piuttosto curiosa: nel 2011, all’età di 87 anni, morì Evelina Tacchelli, originaria di Cureggio ma residente a Prato. La donna lasciò una cospicua eredità al suo paese natale, al Comune di Prato e alle parrocchie dei due paesi. La signora fu precisa nelle sue volontà: a fronte di una donazione molto generosa, aveva solo una piccola richiesta da presentare.

«Lascio la casa di Prato Sesia con il negozio e il capannone al Comune di Prato Sesia, che dovrà mantenere i miei gatti» scrisse. E così è stato: oggi lo stabile ospita al piano terreno un’attività commerciale (era infatti già in affitto quando il Comune ne entrò in possesso) e al primo piano i suoi mici. Dei quattro animali presenti in origine ne sono rimasti tre, a cui se ne aggiunge un quarto che alle comodità di un appartamento preferisce la vita all’aperto. In settimana sono gli operai del Comune a occuparsi di portare il cibo agli inquilini a quattro zampe e a controllare che sia tutto a posto, mentre per il fine settimana l’incarico è stato assunto da una volontaria del “Giardino di Quark” di Gattinara.

L’immobile è decisamente ampio: conta 150 metri quadri al primo piano e 200 al piano terra. Nel complesso ci sono anche due garage. Per ora, però, l’edificio è usato solo in parte: alcune associazioni, infatti, si dividono il piccolo capannone annesso. «Una parte è usata dalla Caritas, che vi distribuisce gli aiuti – spiega il sindaco Luca Manuelli – una seconda parte, in cui in passato c’era un’autofficina per le riparazioni, è usata dall’Aib (il corpo dei volontari anti-incendi boschivi) come deposito per mezzi e materiali e una parte è impiegata dal Comune come deposito».

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