Attualità
Le scuole di Coggiola incontrano i migranti per conoscerli
I bambini hanno ascoltato la storia di quattro giovani senegalesi ospiti a Granero
Una giornata con i migranti arrivati dal Senegal per conoscerli da vicino e sapere le loro storie. Questo l’obiettivo della scuola primaria di Coggiola che ha promosso incontri tra alcuni dei profughi ospiti a Granero e gli alunni. «Per noi – spiegano le insegnanti – il progetto è molto importante. L’integrazione infatti, a nostro avviso, deve passare attraverso la conoscenza dell’altro, perché conoscere significa accettare e non avere paura delle differenze che possono esserci. Gli alunni sono stati coinvolti da queste due ore passate insieme a questi quattro giovani, che si esprimono già bene in italiano. Un grazie va anche a Cecilia Miotto e Beatrice Marchisio che li stanno seguendo in questo percorso di integrazione».
L’aula di Coggiola si è quindi trasformata e ha “raccontato” con immagini, parole e musica, le origini di quattro giovani sbarcati come altre migliaia sulle coste siciliane a bordo di un gommone. «I ragazzi – continuano le insegnanti – hanno anche spiegato il loro viaggio a bordo di un pullman sino alla Libia, il lavoro per racimolare altri soldi per poter traghettare in Italia e quindi l’arrivo nei centri di accoglienza. E’ importante conoscere le loro origini, la loro cultura. E’ stato un bel momento». Due giovani migranti hanno indossato il loro abito tradizionale e hanno spiegato geograficamente dove si trova il Senegal, la storia, la scuola, i confini, la bandiera, i piatti tipici o i frutti che lo caratterizzano. Sono stati poi mostrati dei balli tradizionali e anche gli alunni hanno avuto modo di danzare. «Il progetto – concludono le insegnanti – continuerà anche in futuro, così da permetterci di conoscere tutti i giovani che vivono a Granero e i loro paesi di origine».
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