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L’ecomuseo di Mollia cerca un gestore: domande entro l’anno

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Cercasi gestore per l’ecomuseo di Mollia. Le domande entro la fine dell’anno. Fanno parte del complesso anche il mulino-fucina in frazione Piana Fontana e Casa Belli in frazione Casacce

L’ecomuseo di Mollia cerca un gestore

Il Comune di Mollia invita a presentare una proposta progettuale per la concessione della gestione delle strutture facenti parte dell’ecomuseo di Mollia: Mulino-fucina in frazione Piana Fontana e Casa Belli in frazione Casacce.

L’avviso

La durata concessione: la concessione avrà decorrenza dalla sottoscrizione della convenzione e fino al 31 dicembre 2027. Possono partecipare alla gara le associazioni di guide turistiche, escursionistiche, gli accompagnatori turistici e le associazioni culturali dotate di specifica abilitazione professionale e iscritti negli elenchi professionali tenuti presso le Provincie. E’ possibile partecipare in forma singola o in una qualsiasi forma di raggruppamento anche non ancora costituito a manifestazione di interesse deve essere presentata in busta chiusa presso l’ufficio protocollo del Comune di Mollia o inviata via mail all’indirizzo mollia@cert.ruparpiemonte.it entro e non oltre il termine perentorio delle 16 del 30 dicembre. L’affidatario provvede alla vendita e alla distribuzione dei biglietti e controllo dei medesimi per l’accesso al museo con l’applicazione delle tariffe e tipologie da lui stabilite. L’esecuzione del servizio di biglietteria implica il maneggio del denaro da parte del personale addetto, di cui l’appaltatore rimane unico responsabile.

L’appaltatore si impegna a garantire l’ingresso a coloro che ne facciano richiesta purché in possesso di regolare biglietto.

Casa Belli

Casa Belli è una vera e propria “casa – museo” dove tutto è rimasto come un tempo e dove è possibile ripensare ai tempi di ieri pur senza l’ausilio dell’arredamento interno. Nei vani interni del piano terreno vennero ospitate una scuola pubblica (fondata da Pietro Giacomo nel 1802) e una scuola di disegno (istituita entro il 1828). Altri spazi di particolare interesse sono, ad esempio, la cantina con il pavimento ricoperto di lastre in pietra, la volta a botte con unghiature laterali in cui si aprono le finestre, il bellissimo scaffale girevole a ripiani rotondi, utilizzato per il trattamento delle tome; i piani superiori, utilizzati dalla famiglia, con i pavimenti in legno, gli armadi a muro, gli infissi di porte e finestre interamente originali, il grande camino in pietra della cucina, i soffitti ariosamente decorati con motivi floreali, il locale usato come studiolo da Pietro Giacomo Belli rivestito in papaier peint con disegni blu e bordeaux, il ballatoio mansardato.

Il museo fucina

Il mulino di Mollia, costruzione originale del 1600, è una vera e propria fabbrica polivalente, che riunisce in una sola struttura diverse attività: fucina, mulino, forno, falegnameria e ricovero per le granaglie. Nacque come opificio, che utilizzava l’energia idraulica e oggi mostra al piano terra l’antica fucina, dove erano prodotti chiodi, lucerne, tagliole, serrature, zappe e scacciapensieri (all’interno si visitano gli ingranaggi che muovono sia le macine in pietra del mulino, che il maglio per la lavorazione del ferro) e al primo piano le macine per i cereali, con le grandi ruote in pietra del peso di circa 150 kg. Nella stesso complesso si visitano il forno per la cottura del pane, il granaio e una cameretta utilizzata dal fabbro-mugnaio. L’attenta opera di restauro è un efficace esempio di recupero storico e culturale, oggi meta di numerose visite guidate e gite scolastiche. Il mulino è poco distante dalla bella frazione di Piana Fontana, elegante e rurale nello stesso tempo, dominata dalla torre campanaria.

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