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Lega Valdilana: dov’è finito il progetto dei semafori intelligenti?
Lega Valdilana: dov’è finito il progetto dei semafori intelligenti?«Un territorio montano dovrebbe avere non solo sentieri, ma anche marciapiedi sicuri per tutti lungo le strade dove poter uscire di casa e fare due passi».
Lega Valdilana: dov’è finito il progetto dei semafori intelligenti?
Il portavoce della Lega a Valdilana Fulvio Chilò torna sull’argomento salute e sicurezza. «Già negli anni passati – spiega – avevo chiesto all’amministrazione comunale di Trivero di prendere in considerazione la realizzazione di un camminamento lungo via provinciale nella zona tra Polto e Ponzone. Sono centinaia le famiglie che vivono e che magari vorrebbero uscire di casa a camminare senza rischi».
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La posizione della Lega
La strada provinciale è una delle più trafficate nel territorio di Valdilana e spesso gli automobilisti esagerano con l’acceleratore: «Lo scorso anno l’amministrazione comunale aveva pure votato una variazione di bilancio da 16mila euro per installare due semaforo “intelligente” lungo la provinciale di Ponzone – spiega ancora Chilò – per rallentare il traffico visto che in questa strada soprattutto nel fine settimana si esagera con la velocità. Del progetto non si è più saputo nulla».
E poi aggiunge: «Così come in passato è stato realizzato un marciapiede dalla chiesa di Ponzone verso Roviore, si potrebbe pensare di realizzare un’opera simile anche da Ponzone verso Polto». L’obiezione che potrebbe sorgere riguarda lo spazio a disposizione nella carreggiata: «Di recente a Crevacuore hanno realizzato un marciapiede nella via che porta al ponte sul rio Bodro e a Postua. Una strada stretta dove comunque una soluzione è stata trovata grazie anche a un accordo con i privati tutelando i pedoni e senza creare grandi disagi agli automobilisti. Se si vuole tutto è possibile… Il tratto è di competenza della Provincia di Biella e sicuramente insieme si possono trovare le risorse». Poi un’ultima annotazione: «La proposta spero che venga discussa senza ricevere la solita risposta, cioè che il sottoscritto è solo in cerca di pubblicità. Credo che sia legittimo portare avanti le proprie idee anche rivolgendosi agli organi di informazione, rendendo così partecipi i cittadini».
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