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Liceo Valdilana, scrive la dirigente: Aspetto di conoscere i piani di chi aveva promesso una soluzione | LA LETTERA

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Liceo Valdilana, scrive la dirigente: Aspetto di conoscere i piani di chi aveva promesso una soluzione. Tiziana Tamburelli non vuole passare per colei che punta a portare via l’istituto.

Liceo Valdilana, scrive la dirigente: Aspetto di conoscere i piani di chi aveva promesso una soluzione

A proposito del dibattito che si è innescato sul futuro delle sezioni del liceo attualmente a Mosso, riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta da parte della dirigente dell’istituto cossatese.

«Mi dispiace aver assistito in questi giorni ad una scadente bufera mediatica, scatenata da articoli di giornale con titoli eclatanti e contenuti non del tutto aderenti alla realtà, che hanno fuorviato molte persone, inducendole ad attaccare in modo vile e irrispettoso la mia persona, e che pensano di difendere la scuola diffondendo in rete esempi di maleducazione e arroganza, con il plauso di tanti altri che si sono accodati nel sostenerli.

Pur provando molta tristezza, non essendo interessata ai commenti dei leoni da tastiera, avevo pensato che non valesse la pena rispondere alle provocazioni. Però, se i giornali locali continuano a dare spazio a queste notizie, amplificandole, parlando addirittura di traslochi, forse è arrivato il momento di fare chiarezza.

Non nego di aver parlato in Conferenza territoriale, ai sindaci dei comuni biellesi e alla Provincia, di valutare la possibilità di trasferire il liceo di Mosso a Cossato, stante il progetto di ricostruzione ex novo di tutta la scuola. Ma questo era solo il piano B, se non addirittura C, un tentativo di smuovere le acque, per capire quali fossero le reali intenzioni degli enti territoriali riguardo al futuro della scuola di Mosso e far capire come la mancanza di trasparenza e l’inerzia potessero essere controproducenti.

La collettività deve sapere, infatti, che da quando la scuola di Valle Mosso è stata chiusa, io mi sono battuta affinché la nuova sede potesse disporre degli stessi laboratori e spazi di cui godeva nella vecchia struttura. Parliamo infatti di un liceo delle Scienze Applicate, in cui i laboratori sono parte integrante del percorso e sono irrinunciabili.

Esattamente un anno fa, quando la Provincia dichiarò di non procedere alla ristrutturazione della vecchia sede, l’amministrazione di Valdilana, che ha sempre dimostrato attenzione verso il liceo, consapevole della necessità di investire risorse per ricostituire il medesimo ambiente di apprendimento, che negli anni aveva, assieme al corpo docente, determinato l’eccellenza della scuola, prometteva ai genitori che per l’anno scolastico 2021-22 si sarebbe tornati a Valle Mosso in una nuova struttura. Di tale progetto, che evidentemente ha subito dei rallentamenti, non ne sono stata resa partecipe e non conosco i dettagli, ma sono convinta che l’amministrazione di Valdilana e la Provincia manterranno le loro promesse fatte ai genitori e agli studenti, e al più presto comunicheranno al territorio il piano concreto con cui intendono supportare la scuola di montagna. Perché è di questo che la nostra scuola ha bisogno, di un’alleanza fra istituzioni che collaborano per il bene dei ragazzi, nonché di chiarezza, trasparenza e certezze. Perché la scuola di Mosso non è solo la scuola di Valdilana, ma di tutte le famiglie e studenti del Biellese orientale, a cui offre la sua offerta formativa, e tutto il territorio deve farsene carico.

Questa dirigenza intanto non è stata con le mani in mano, e ha iniziato a fare la sua parte. A fronte della cifra stanziata dalla Provincia per il laboratorio di scienze, ne ha destinati altrettanti, di fondi propri, non pubblici, nonostante un bilancio neanche lontanamente paragonabile a quello di un ente territoriale, per poter acquistare attrezzature al top della gamma. E oggi il laboratorio è stato allestito ed è perfettamente funzionante. Perché questa era stata la promessa fatta ai genitori esattamente un anno fa. Deve essere chiaro, quindi, che questa dirigenza crede in questa scuola e vuole garantire a tutti i suoi studenti occasioni di crescita con un’offerta formativa non depotenziata ma al top.

Quindi mi sento di tranquillizzare tutti i residenti della zona: finché la scuola si sentirà supportata dalle amministrazioni locali, e non abbandonata, non ci sarà nessun motivo di dubitare sulla collaborazione incondizionata di questa dirigenza. Ma se anche così non fosse, ricordo a tutti che, comunque, il dirigente scolastico, per quanto possa dissentire da alcune scelte politiche, non ha nessun potere decisionale in merito: la competenza esclusiva riguardo all’utilizzo degli edifici scolastici, per le scuole superiori, spetta, infatti alla Provincia.
Invito, quindi, tutti quanti a lasciar perdere le polemiche e a riporre la loro fiducia nella neonata amministrazione Valdilana e nella Provincia, che sicuramente sapranno dimostrare, con fatti concreti, il loro impegno ed interesse verso il liceo del territorio».
Tiziana Tamburelli

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