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L’industria locale lancia l’allarme: senza interventi si va verso la crisi

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Per i prossimi mesi aumentano i segnali negativi sul futuro della produzione, degli ordini e dell’occupazione.

L’industria locale lancia l’allarme

Peggiorano le prospettive per l’industria della Valsesia e dintorni. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2022, il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra, rispetto alla precedente rilevazione, un andamento negativo in entrambi i territori calando da 19,8 a 8,1 punti nel Novarese e da -2,1 a -10,2 punti in provincia di Vercelli.

Anche i saldi tra ottimisti e pessimisti relativi agli ordini totali ed esteri seguono la stessa tendenza, come peraltro a livello regionale.

«Questi dati non ci sorprendono – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – perché già da tempo il sistema produttivo aveva lanciato l’allarme sulla crescente incertezza per il futuro. Gli enormi problemi economici, energetici e geopolitici che stiamo affrontando stanno mettendo a dura prova la capacità di resilienza delle nostre imprese. Attendiamo rispose immediate e concrete anche dalla comunità internazionale, perché in loro assenza gli impatti negativi di questa crisi rischiano di essere molto peggiori delle previsioni».

Il mercato del lavoro

Anche il mercato del lavoro conferma i segnali di contrazione del trimestre precedente, con un saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni che, seppure ancora su livelli positivi in entrambi i territori, scende da 16,5 a 12,9 punti per Novara e da 6,4 a 2 punti per Vercelli.

Aumenta invece la percentuale di imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione, che passa dall’1,7 al 3,3 per cento in provincia di Novara, e dal 12,8 al 14,4 per cento in provincia di Vercelli.

«Si mantengono ancora su buoni livelli in entrambe le province – sottolinea il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – sia le previsioni di investimenti “significativi”, sia le previsioni di investimenti di sostituzione». Continua invece a crescere la percentuale di aziende che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti.

Produzione

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano la contrazione dei saldi tra ottimisti e pessimisti relativi a produzione e ordini nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame, entrambi con valori negativi. Rallentano anche il chimico e l’alimentare, mentre dal tessile-abbigliamento arrivano segnali contrastanti.

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