Seguici su

Attualità

«Lui era Maradona, noi i mediani». Gli amici ricordano Buonanno a 5 anni dalla tragedia

Pubblicato

il

lui era maradona

«Lui era Maradona, noi i mediani»: il ricordo di Gianluca Buonanno cinque anni dopo la sua scomparsa.

«Lui era Maradona»

È un giorno tristemente impossibile da dimenticare per la Valsesia. Il 5 giugno del 2016, dopo un terribile schianto sulla Pedemontana lombarda nel territorio di Gorla Maggiore, moriva all’età di 50 anni Gianluca Buonanno, sindaco di Varallo e Borgosesia, deputato e parlamentare europeo. Cinque anni dopo quell’incidente, però, l’eredità che ha lasciato alla “sua” Valsesia è una squadra di amministratori e sindaci, che seguendo il suo esempio provano a farlo “vivere” ancora.

Il ricordo di Tiramani

Del gruppo fa parte Paolo Tiramani, attuale primo cittadino di Borgosesia, che ha voluto ricordare l’amico con un post su Facebook, raccontando un episodio inedito: «Ho un solo ricordo di te e la morte: una decina d’anni fa, a Gattinara, in un teatro, una serata a parlare di Juve con Domenico Marocchino, ricordando alcune persone scomparse: mi hai guardato e detto spensieratamente che era brutto morire ma morire da giovani ancora di più… Un secondo di pausa, un sorriso e hai cambiato discorso. Ciao Gianluca, spero che da lassù tu sia orgoglioso della tua squadra che a cinque anni di distanza marcia ancora compatta».

L’affetto delle persone

«Ogni anno che passa aumenta la tristezza – dichiara Tiramani – , non citare Buonanno a volte sembra un’ingiustizia, mentre ricordarlo troppo rischia di generare aspetti conflittuali. A Borgosesia facciamo di tutto per tenere vivo il suo ricordo, con l’intitolazione della pista d’atletica ad esempio, ma il ricordo più bello è sicuramente l’affetto che la gente ancora gli dimostra ad ogni ogni ricorrenza. Lo vediamo dai social e dai messaggi. Gianluca era un personaggio unico, insostituibile, però ha lasciato un’eredità fatta di tanti bravi amministratori per il territorio. Non ci sarà mai più un Gianluca Buonanno, che era Maradona, ma squadra fatta di tanti mediani e centrocampisti che cercano di portare avanti degnamente il suo nome».

«Ha amato il suo territorio»

Anche Eraldo Botta, sulla pagina ufficiale della Città di Varallo, ha voluto pubblicare un testo per raccontare chi era Buonanno: «Ha difeso il suo pensiero con determinazione, a volte in maniera “teatrale” – scrive il sindaco di Varallo e presidente della Provincia – , sapendo sempre come sorprendere l’ascoltatore. E’ stato un grande comunicatore, capace di veicolare idee dirompenti con parole precise, cariche di significato. La concretezza, il rapporto diretto con la gente, la generosità e la lealtà lo hanno contraddistinto. Ha amato il suo territorio e con convinzione lo ha difeso in tante occasioni. Oggi, in questo momento particolare, lo sentiamo al nostro fianco e devono esserci d’esempio la sua forza e la sua grinta».

Sindaco a tempo pieno

«Gianluca per me era innanzitutto un grande amico – evidenzia Botta – , col quale ho condiviso periodi belli e difficili sia sul lato amministrativo che personale. Ha amato profondamente la nostra terra e lo ha dimostrato con tutte le sue azioni. Per lui essere sindaco non era un nome e un titolo scritto su un biglietto da visita. “Se lo fai… mi diceva sempre… dedicati a tempo pieno, impegnati al massimo così quando smetterai non avrai rimorsi e soprattutto non fare altre attività in modo da non rischiare di avere conflitti di interesse”. Questa sua visione lo rendeva un sindaco totalmente libero, senza condizionamenti di nessun genere, che pensava soltanto al bene della sua terra. Ho seguito le sue indicazioni e tutto quello che ho fatto dal 2012 a oggi lo devo a lui».

Il ruolo di sindaco

Nella squadra degli eredi di Buonanno “gioca” anche Daniele Baglione, primo cittadino di Gattinara: «Gianluca è stata la persona che ha rivoluzionato il modo di fare il sindaco in Italia – spiega – . Dopo di lui, tutti quelli che vogliono fare bene il primo cittadino, devono seguire quello che lui aveva iniziato a fare dall’inizio della sua carriera. E’ sicuramente una figura politica che manca terribilmente al suo territorio, per l’energia e la vitalità che metteva in tutto quello che faceva, e per grande consenso popolare che riscuoteva. Riusciva a portare al nostro territorio grandi vantaggi e notorietà. Il mio percorso da sindaco è iniziato con lui, ma è come seguire una linea già tracciata. I suoi punti di forza erano vicinanza alla gente, ascolto e visione di lungo periodo per il nostro territorio, che voleva fosse unito per poter portare avanti le battaglie».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *