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Maggiora restaura la facciata della casa dell’Antonelli

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Maggiora restaura la facciata della casa dell’Antonelli, attuale sede della Soms.

Maggiora restaura la facciata della casa dell’Antonelli

Dopo aver sperato di ottenere un finanziamento, il Comune di Maggiora ha deciso di occuparsi in proprio del rifacimento della facciata della casa dell’Antonelli. Il palazzo in cui visse l’illustre architetto ospita ora la sede della Società operaia di mutuo soccorso.

Il primo cittadino afferma che gli interventi da effettuare ormai con urgenza comporteranno una spesa complessiva compresa tra i 50 e i 60mila euro. Fortunatamente l’avanzo di amministrazione permetterà di impegnare delle somme per questa importante costruzione del paese.

Gli interventi da eseguire

«C’è da rifare in parte l’intonaco e i cornicioni, la facciata deve essere messa in totale sicurezza e ci sarà da intervenire anche sui serramenti. Stiamo valutando di cambiare anche gli infissi interni, se le cifre ce lo consentiranno – spiega il sindaco Roberto Balzano –. Al momento, non abbiamo ancora un’idea precisa della somma totale dell’intervento perché abbiamo richiesto preventivi ad alcune imprese del settore. Abbiamo cercato diverse volte di agganciare dei finanziamenti pubblici, ma non è stato possibile ottenerli, così abbiamo pensato di non attendere oltre, per evitare che la situazione peggiori ulteriormente».

Impossibile ottenere un finanziamento

Il sindaco spiega inoltre che è molto complicato seguire i lunghi iter burocratici per ottenere i contributi pubblici. Molto spesso, infatti, nonostante gli sforzi e il tempo a essi dedicati, non si rientra tra i progetti finanziati. «A un certo punto, è stato emesso un bando appositamente dedicato alle Soms, ma i tempi troppo stretti richiesti per il completamento dei lavori non ne hanno reso possibile l’utilizzo».

La storia dell’edificio

«Si tratta di un edificio donato al Comune dalla famiglia dell’architetto Alessandro Antonelli, insieme al terreno che lo circonda, appositamente per farne la sede della Soms – prosegue il primo cittadino –. Nel corso degli anni, al suo interno ha poi trovato posto anche la scuola di disegno, anch’essa intitolata al nostro insigne concittadino.

Poi la struttura ha cambiato destinazione: negli anni ‘50, ad esempio, è diventato un salone con palcoscenico, una sorta di teatro o cinematografo in cui si svolgevano diversi tipi di rappresentazioni. Ancora, negli anni ‘70, con la costruzione di un soffitto interno, è stato diviso in due piani, in quello superiore si era raccolta la Società operaia, mentre il piano sotto è poi diventato un locale di ristorazione».

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