Medici Usca pronti a operare negli ambulatori in alta Valsesia

Medici Usca negli ambulatori dell’alta Valle: così si ovvia alla carenza di medici di base. Ma si cerca anche una soluzione definitiva.

Medici Usca

Un accordo tra gli amministratori e i medici Usca per la copertura di alcuni ambulatori dell’alta Valsesia. Da luglio infatti nessun medico si è più visto all’ambulatorio di Scopa, tanto che il sindaco aveva proposto di lanciare una raccolta firme. Gli amministratori locali nell’incontro con l’Asl sono riusciti a trovare una soluzione: l’apertura potrà essere garantita dai medici Usca impegnati nell’emergenza Covid.

L’ambulatorio di Scopa

«Nel nostro distretto sono una ventina – spiega il sindaco di Quarona Francesco Pietrasanta -. Hanno come obiettivo gli interventi legati al Covid, siamo riusciti a ottenere che possano gestire l’ambulatorio di Scopa, quindi presidiarlo e intervenire. Tutto relativamente all’andamento dell’emergenza Covid». Ora si aspetta di avere una data per la ripartenza del servizio almeno un giorno a settimana in modo da andare incontro alle esigenze dei pazienti.
Ma si cerca anche di andare a risolvere la questione in modo definitivo. «Andremo a fare una azione burocratica – riprende ancora Pietrasanta – individuando una zona carente su Boccioleto in modo da fare un bando regionale per un posto da medico di base inserendo come obbligatorio l’apertura per almeno tre anni degli ambulatori di montagna».

A Boccioleto

E’ stato individuato il paese di Boccioleto perché baricentrico rispetto agli altri, ma il futuro medico potrà anche aprire ambulatori a Rossa e Scopa. C’è infine l’azione politica che verrà portata avanti ai piani superiori: «Vogliamo smobilitare la situazione a livello regionale per mettere mano a una revisione di questo sistema. Anche perché ci sono pensionamenti in vista. Capiamo che i medici sono oberati di burocrazia, ma crediamo che occorra ritornare alla figura del medico condotto chiamato dal Comune o dall’ente locale in modo che rimanga sul territorio».

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