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Montagna senza impianti riscopre il fondo e le ciaspolate

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Montagna senza impianti riscopre il fondo e le ciaspolate. Valsesia presa d’assalto nella prima giornata di zona gialla, ma domenica è stato un turismo solo mordi e fuggi. Lo sci da discesa rimane la disciplina regina, ma le persone stanno riscoprendo anche le altre attività come lo sci di fondo, la camminata, oppure le ciaspolate. Domenica sono state un centinaio le presenze nella pista di fondo di Riva Valdobbia, anche Carcoforo ha aperto i battenti con il proprio percorso immerso nella natura.

Montagna senza impianti riscopre il fondo e le ciaspolate

«Finalmente qualcosa si è mosso dal punto di vista turistico – commenta Marco Torri del Consorzio Valsesia -. Domenica ne hanno giovato bar e ristoranti che hanno potuto riprendere la loro attività. Le strutture alberghiere invece decisamente no. E’ stato un turismo mordi e fuggi, anche i proprietari delle seconde case sono saliti più che altro per vedere com’era la situazione, poi sono tornati nella propria residenza». Ben pochi sono rimasti.
Chi è salito in Valsesia domenica e in questi giorni si è potuto dedicare alle camminate, alle ciaspolate e allo sci di fondo. A Carcoforo nei weekend sarà attivo il servizio noleggio che dal 23 dicembre diverrà giornaliero sino al 10 gennaio. Nel fine settimana ha aperto anche la pista di sci da fondo di Riva Valdobbia con un centinaio di appassionati che si sono divertiti sul percorso battuto. Quest’anno è lo Ski Team Valsesia a gestire la struttura. A pieno regime la pista di fondo di Riva Valdobbia, posta nella parete sud del Monte Rosa, propone 15 chilometri di piste con percorsi facili e non, che si dipanano tra boschi di larici e betulle e tratti più aperti, che costeggiano il fiume. La pista è fiancheggiata su alcuni tratti da un percorso dedicato ai pedoni e ai ciaspolatori.

Le proiezioni per Natale

Ora bisognerà capire come si evolverà la situazione nel periodo natalizio. «Rimaniamo in attesa del Dpcm di Natale per capire cosa si potrà fare – riprende Torri -. Di certo dal 21 dicembre fino al 6 gennaio 2021 ci potrà essere solo turismo piemontese». Chi arriva da fuori regione dovrà rinunciare per il momento alla vacanza sulla neve in Valsesia. I controlli non mancheranno, anche gli albergatori non potranno accettare turisti extra Piemonte. Ma oltre al settore alberghiero in crisi, la situazione è tragica anche per i trasporti. «E’ tragica la situazione di chi si occupa di servizi di taxi – sottolinea Torri -. Non sta arrivando nessuno. Non ci sono gli inglesi o i turisti del nord Europa da andare a prendere in aeroporto».

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Per Natale molti ristoranti saranno aperti, ma c’è chi si prepara per l’asporto.
«Mangiare valsesiano»
Il Consorzio Valsesia in attesa dell’arrivo dei turisti intanto ha deciso di avviare l’iniziativa “Mangiare valsesiano a Natale”. «La nostra idea – riprende Torri – è di proporre una serie di ricette tipiche valsesiane preparare da chef della zona. Questo servirà per far conoscere le ricette del territorio, promuovere la Valsesia e far scoprire i nostri prodotti. Ci sarà infatti oltre alla spiegazione della preparazione della ricetta, anche l’indicazione di dove trovare le materie prime valsesiane. E’ un modo anche per aiutare i nostri negozi e attività commerciali».

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