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Morta dimenticata a Vercelli, la protesta dei sindacati

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neonata muore

Morta dimenticata all’ospedale di Vercelli, dopo le scuse dell’Asl alla famiglia arriva la protesta dei sindacati.

Morta dimenticata in ospedale

Per la Cgill il fatto è frutto della carenza organizzativa come viene esposto in una lettera: «La grave carenza organizzativa che impera nell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli non è responsabilità dei lavoratori. L’ultimo tragico evento finito di recente sulle pagine dei giornali è la conseguenza di una cronaca annunciata. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie l’avevano detto e scritto».

Critiche all’azienda sanitaria

I sindacati poi aggiungono ancora: «È spiacevole apprendere che l’Asl abbia derubricato a mero errore, l’increscioso incidente che ha visto protagonisti un’anziana signora nel reparto di Neurologia del Sant’Andrea e la mancata comunicazione del suo decesso, al di lei marito. Per giustificare situazioni incresciose come questa, servono azioni concrete volte a risolvere i problemi presenti nell’Ospedale, e non le solite giustificazioni aziendali rese note a mezzo stampa. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie, in tempi non sospetti, hanno denunciato all’Azienda le gravi carenze in cui versavano i vari Reparti ospedalieri. Schernite e insultate, sono state definite considerazioni addirittura incompetenti negli ultimi comunicati emessi della stessa Asl».

Dossier al prefetto

Da tempo i sindacati denunciano una situazione di carenza, come viene evidenziato: «Non avendo ricevuto alcuna risposta in merito alla situazione denunciata, le Rsu hanno coinvolto le Istituzioni locali e, recentemente, anche la Prefettura di Vercelli cui è stato consegnato un corposo dossier contenete tutte le comunicazioni inviate dalle Rsu ai vertici Aziendali. A oggi,  l’Azienda non si è ancora attivata per sanare le carenze organiche denunciate e non è stata intrapresa nessuna azione straordinaria.  Il Sindacato, dal canto suo, si è attivato per rendere disponibile la graduatoria degli infermieri di Torino a fini assunzionali e ha dato il consenso all’assunzione di personale interinale. Cos’altro può fare per esortare la copertura degli organici?  Intanto le emergenze permangono e, nonostante la professionalità del personale medico e di Comparto, continuano a essere a rischio i Servizi, come più volte denunciato.

In seguito all’increscioso ultimo episodio, la solidarietà delle Rsu va ai familiari della donna defunta e – al contempo – ai lavoratori coinvolti, comprendendo e sottolineando il reale disagio in cui sono costretti a lavorare. E se l’Asl Vercelli intende scaricare sul personale le proprie responsabilità, le Rsu non resteranno immobili a guardare l’ennesima caccia al colpevole,  Le responsabilità sono chiare e sono in capo a chi non pone in essere le condizioni necessarie a coprire gli organici e non apporta i necessari cambiamenti agli assetti organizzativi ospedalieri».

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