Attualità
«Navette da tutta la Valsesia per l’ospedale»: la richiesta dei 5 Stelle
Venerdì scorso un incontro pubblico sulla sanità alla Pro loco di Borgo
Incontro sulla sanità locale e piemontese, venerdì scorso, alla Pro Loco di Borgosesia. A organizzarlo, il Movimento 5 Stelle. Tra le proposte emerse: navette per l’ospedale da tutta la Valsesia e visite ed esami concentrati in un unica giornata. Moderati dalla giornalista Sabrina Marrano, i relatori sono stati Ezio Conti, ginecologo vicino al M5S, e il consigliere regionale pentastellato Gianpaolo Andrissi. Questi ha presentato una panoramica della situazione sanitaria a livello regionale, Conti invece si è concentrato sul locale. Per il medico è impensabile poter avere a disposizione ogni servizio “sotto casa”, ma occorre attuare determinate scelte.
«E’ però importante – ha detto – che queste scelte non vadano a creare disagi ai cittadini che vivono in un determinato territorio. Se fossi io il sindaco mi unirei con gli altri primi cittadini per richiedere e dare vita a un servizio navetta come quello che a Borgosesia porta gli utenti all’ospedale, estendendolo a tutta la valle. E poi si dovrebbero organizzare meglio visite e controlli, concentrandoli. In questo modo si eviterebbe ai cittadini di fare la spola tra la propria abitazione e l’ospedale».
Nel corso dell’incontro non è stata dimenticata la questione del punto nascite, di cui da anni si paventa la chiusura per via di un numero di parti troppo basso (inferiore ai 500 previsti per legge). Ma per Conti l’ipotesi di chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia al “Ss Pietro e Paolo” è sufficientemente remota «e questo grazie alla legge che regolamenta i parti in casa – ha spiegato il ginecologo -. Senza determinate distanze minime tra l’abitazione e l’ospedale non è possibile partorire in casa. Per questo credo che il punto nascite di Borgosesia non verrà toccato».
La distanza viene stabilita da ogni Regione, ma in linea di massima per arrivare in ospedale non ci devono volere più di 30, 40 minuti. A domanda diretta di Marrano, Conti ha inoltre sostenuto che i pochi parti non sono da attribuire solo alle mancanze dell’ospedale di Cascine Agnona, ma anche al generalizzato calo demografico. Da parte sua Andrissi, su richiesta del presidente dell’associazione locale Sla, si è detto disponibile a parlare in Regione delle criticità dell’assistenza a domicilio per i malati.
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