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Nessuna risposta alla Valsessera che chiede un medico: i sindaci cominciano ad arrabbiarsi

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Nessuna risposta, la Valsessera rimane senza medici.

Nessuna risposta

La Valsessera aspetta ancora risposte sul fronte sanità. C’è la questione della mancanza di medici di base che tiene banco ormai a mesi senza trovare una soluzione. Intanto si aspetta l’avvio del progetto di telemedicina nel poliambulatorio di Coggiola, ma nel frattempo rimane scoperto nei fine settimana (e di notte) il reparto di cardiologia all’ospedale di Borgosesia. Una politica, quella dell’Asl, che sta trovando un’opposizione sempre più accesa da parte dei sindaci della valle.

L’ospedale

«Per noi l’ospedale di Borgosesia è a neppure venti minuti di auto – interviene il sindaco di Portula Fabrizio Calcia Ros -. E’ logico che, se un servizio importante come cardiologia viene ridotto, bisognerà rivolgersi a Biella o Borgomanero, ma qui stiamo parlando di distanze di 40 minuti e oltre».
Tra l’altro, i sindaci attendono ancora una convocazione dalla Regione per il problema della mancanza di medici in valle: «Non ho avuto alcun riscontro dalla segreteria dell’assessore Icardi, eppure abbiamo raccolto in pochi giorni oltre duemila firme, un numero importante per un territorio montano come il nostro».

La salute dei cittadini

Preoccupazione sollevata anche al sindaco di Pray e presidente dell’Unione montana del Biellese orientale per il ridimensionamento del servizio di cardiologia a Borgosesia: «Trovo assurdo che la decisione sia stata presa senza un coinvolgimento del territorio. Dicono che mancano i medici, ma lasciare scoperto un intero territorio è assurdo. Stiamo parlando di sanità e soprattutto della salute dei cittadini». Nel documento diffuso dall’Asl si dice che per emergenze è disponibile il consulto online. «Sì, ma la telemedicina non può sostituire il personale in carne e ossa che può monitorare il paziente in modo costante – riprende Passuello -. Togliere servizi non è di certo il modo per cercare di tutelare i cittadini e far crescere un ospedale di territorio».

Il medico di famiglia

Sul fronte della mancanza di medici in Valsessera non si registrano novità. Con il pensionamento del dottor Renato Baiguera, in servizio a Portula, migliaia di persone sono rimaste senza un riferimento medico e così c’è chi ha dovuto scegliersi un medico addirittura a Borgosesia o Valduggia. «E’ assurdo percorrere decine di chilometri per una ricetta», spiega Calcia Ros. All’orizzonte non ci sono sostituti in arrivo soprattutto nel breve periodo. Ma la questione potrebbe peggiorare nei prossimi anni. Infatti anche altri medici attualmente presenti in Valsessera andranno a riposo nell’arco di breve tempo, ma non sono previsti al momento nuovi arrivi per quanto riguarda i medici di base.
Infine per quanto riguarda il progetto di telemedicina da attuare a Coggiola i tempi di avvio non sono ancora definiti. Dopo gli annunci di marzo sembrava che fosse ormai un servizio pronto a partire, ma al momento non ci sono ancora novità in proposito, anche se di fatto tutto sembra pronto per il debutto.

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