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Niente cellulari nelle scuole primarie e medie: le intenzioni del ministro
Giuseppe Valditara ha anticipato alcune nuove linee guida per gli istituti.
Niente cellulari nelle scuole primarie e medie: le intenzioni del ministro. Giuseppe Valditara ha anticipato alcune nuove linee guida per gli istituti.
Niente cellulari nelle scuole primarie e medie: le intenzioni del ministro
Stretta su telefonini e tablet nelle scuole d’infanzia, primarie e medie: il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha anticipato l’altro giorno a Il Foglio le nuove linee guida per la scuola. E dunque, se queste indicazioni saranno confermate, il cellulare verrà di fatto vietato in classe fino ai 14 anni, per motivi didattici ma non solo.
La decisione, ragiona il ministro, è stata presa sia per questioni di didattica sia perché spesso l’utilizzo improprio di smartphone e tablet diventa nel rapporto tra studenti e docenti un elemento di tensione, che in alcuni casi porta anche all’aggressione del personale scolastico. Meno distrazioni, più responsabilità.
Le raccomandazioni dell’Unesco
«Difendere il corpo docente – dice Valditara – significa difendere il principio di delega e di autorità che è l’architrave non solo del sistema scolastico, ma anche del sistema democratico».
L’Unesco, ricorda il ministro a Il Foglio, ha già raccomandato il divieto di utilizzo di smartphone nelle classi perché se impiegati eccessivamente o in modo inappropriato i telefonini costituiscono un elemento crescente di distrazione che incide sul rendimento scolastico, alimenta la tensione fra studenti e docenti, inficia negativamente sulla memoria, la concentrazione e l’attività formativa del ragazzo. Meno di un Paese su quattro, ha notato l’Unesco, vieta finora l’uso degli smartphone nelle scuole.
Nel 2018, la Francia ha vietato i telefoni cellulari alle elementari e alle medie. Successivamente la stessa strada è stata imboccata da Svezia, Finlandia e Olanda.
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