Attualità
Nuova ambulanza per la Croce rossa di Gattinara grazie a Fondazione Lavazza
Nuova ambulanza per la Croce Rossa gattinarese grazie al contributo della Fondazione “Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus”.
Nuova ambulanza
Nuovo arrivo per il comitato di Gattinara della Croce rossa: il sodalizio potrà dotarsi di un nuovo mezzo di soccorso, grazie al contributo stanziato dalla Fondazione “Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus”. La buona notizia è di questi giorni e riscuote la soddisfazione dell’amministrazione comunale, che aveva dato indicazioni in tal senso agli imprenditori torinesi, e la riconoscenza nei confronti di un’azienda che, oltre ad aver portato posti di lavoro non solo in città ma anche in tutta la zona circostante, è sempre attenta alle esigenze del territorio in cui ha impiantato i propri stabilimenti.
Grazie ai 55.000 euro donati con la motivazione di voler contribuire ad alleviare le conseguenze dell’emergenza sanitaria portata dal Covid, sarà quindi possibile acquistare una nuova autoambulanza, permettendo di rinnovare il parco mezzi del comitato cittadino, che in ormai quasi due anni di pandemia ha dovuto sopportare un carico di lavoro eccezionale e pesantissimo.
Necessità di rinnovamento
«I mezzi di soccorso in dotazione alla Cri di Gattinara sono ormai datati e avevano già percorso molti chilometri anche prima del covid – spiega il sindaco Maria Vittoria Casazza -. In questi ultimi mesi hanno affrontato un surplus di lavoro e obiettivamente c’era grande bisogno di un rinnovamento, che però comporta spese ingenti, perché i mezzi sono ovviamente speciali e hanno costi altissimi. Questa notizia fa bene a tutti noi e garantirà una bella boccata d’ossigeno per i nostri volontari e per tutto il servizio sanitario locale».
Lo svecchiamento del parco veicoli della Croce rossa gattinarese era uno degli intendimenti del presidente Franco Montà già all’indomani della sua nomina, avvenuta nel febbraio 2020. Le ambulanze, i pulmini per il trasporto dei disabili e del personale, le autovetture e il fuoristrada sono effettivamente mezzi molto vecchi e molto costosi.
La famiglia Lavazza
Gli amministratori gattinaresi sono tanto più riconoscenti verso il colosso alimentare torinese in quanto memori di ciò che Lavazza ha fatto anche per l’ospedale cittadino, contribuendo sostanzialmente alla sua riapertura e all’istituzione del reparto Cavs, continuità assistenziale a valenza sanitaria: trenta posti letto realizzati in circa due mesi per ospitare pazienti nel periodo di post-acuzie. «La famiglia Lavazza è sempre molto sensibile a questi temi ed è sempre fondamentale per la nostra città – aggiunge il primo cittadino gattinarese -. L’anno scorso, insieme ad altri benefattori, aveva erogato una consistente somma proprio per destinare gli spazi del nosocomio ai pazienti non-covid, nel momento in cui gli ospedali della zona erano ad essi preclusi a causa del virus».
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