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Nuove scoperte sul Titanic: una ricerca che parla valsesiano

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Nuove scoperte sul Titanic: grazie alle ricerche di Claudio Bossi è emerso il nome di un’altra passeggera italiana.

Nuove scoperte

Una storia antica che non finisce di commuovere e stupire. A 110 anni dal tragico naufragio del Titanic, dal silenzio emerge la storia della quarantunesima persona italiana. E’ sempre Claudio Bossi, scrittore e ricercatore originario di Cravagliana a fare la scoperta.
Si tratta di una donna (finora l’unica segnalata era la toscana Argene Genovesi, sposata in Del Carlo e rimasta vedova quella drammatica notte): Albina Bassani, arrivava da Arsiè (provincia di Belluno), ed era la cameriera personale della ricca passeggera americana Emma Bucknell.

In salvo

«Il fato e il destino quella notte furono favorevoli e le due donne si salvarono salendo sulla scialuppa contrassegnata dal numero 8. Purtroppo la non corretta trascrizione dei dati anagrafici ha consentito solo ora a Claudio Bossi (storico considerato tra i più autorevoli esperti internazionali della storia del celebre transatlantico) di scoprire questa persona. E’ grazie alla sua caparbietà nell’ampliare ulteriormente le ricerche per acquisire altri elementi di carattere storiografico e per arricchire la ricostruzione dell’elenco di italiani presenti a bordo che possiamo aggiungere un altro nome alla lista.

La scoperta

Ma in che modo Bossi è giunto alla scoperta di quest’altra persona italiana. Lo scrittore racconta: «Sono partito dal presupposto che c’è da ritenere che alcuni italiani fossero a bordo senza che il loro nome venisse registrato. Scorrendo l’Encyclopedia Titanica, disponibile on line, avevo letto di questa Albina Bassani nata a Roma (sic!). Ho ripreso in mano i quotidiani dell’epoca e sono andato a rileggermi le scarne informazioni. Poi le vicende della vita sono imprevedibili: un incontro fortunato con la persona giusta, uno scambio di informazioni e il gioco era fatto.»
Bossi allude nella fattispecie allo storico dell’emigrazione italiana nel mondo
Ernesto R Milani, che ha seguito l’intero percorso e lo ha indirizzato aiutandolo a valicare insormontabili ostacoli. «Con Ernesto sono ormai diversi anni che collaboriamo. Lui ha il non trascurabile vantaggio di accedere a fonti impensabili per chiunque non sia dell’ambito.»

Le statistiche

Dunque è grazie alla perseveranza di Bossi e di Milani, che ha sondato vari archivi per giungere alla meta, che si è giunti ad appurare che la Bassani era indiscutibilmente un’italiana e che per giunta viaggiava in prima classe sul maestoso Titanic, ritenuta “la nave più bella e più lussuosa del mondo”. Eccoci quindi ad aggiornare il dato statistico: a bordo del celebre piroscafo c’erano dunque 41 italiani (2 donne), 31 erano camerieri del fastoso Ristorante A’ la Carte (purtroppo nessuno sopravvissuto) e solamente 10 passeggeri (4 superstiti, tra cui appunto le uniche 2 donne). Siamo certi che, in considerazione della ostinazione investigativa che Bossi ha su questa materia, presto verranno alla luce nuovi, e non meno interessanti, elementi. Lo scrittore intanto, con la collaborazione di Milani, sta portando a compimento un rapporto con maggiori ragguagli circa questa sua ultima scoperta e che presto verranno pubblicati sul sito www.titanicdiclaudiobossi.com.

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