Seguici su

Attualità

Nuovi affittacamere a Trivero? Gli operatori frenano

Pubblicato

il

In zona il turismo ha certamente dei problemi, ma non sono quelli delle troppe prenotazioni

Non una polemica, ma certamente un messaggio chiaro: quando a Trivero si parla di turismo, ci si ricordi anche degli operatori che oggi vivono di questo. E per quanto riguarda nello specifico l’idea di promuovere la pratica degli affittacamere, si tenga presente che adesso non si riescono a riempire le camere che già ci sono. Questa, in sintesi, la posizione degli operatori emersa l’altra sera in biblioteca, quando l’associazione “Prospettive” ha presentato il suo progetto relativo alla possibilità di aprire bed and breakfast o affittacamere in paese.

Il gruppo Amici dell’Oasi ha chiesto un confronto e una strategia condivisa, l’amministrazione comunale si è detta pronta a collaborare così come il gruppo “Prospettive”. La serata ha registrato un ottimo riscontro in termini di partecipanti. Sala piena e persone interessate all’idea di poter mettere a disposizione una stanza a fini turistici andando a integrare il reddito. «Per la partecipazione avuta siamo ottimisti – commenta Giuseppe Maggia, portavoce dell’associazione -. Abbiamo registrato diverse manifestazioni di interesse, altre persone ci hanno contattato per avere maggiori informazioni. Ora ovviamente si potrà avviare il dialogo con tutti gli interessati». L’idea di fondo è quella di mettere a frutto almeno una piccola parte del grande patrimonio di case e stanze oggi inutilizzate a Trivero. E durante l’incontro il direttore dell’Atl Biella Stefano Mosca ha spiegato i passaggi burocratici e normativi necessari per l’apertura di un’attività di affittacamere.

Ma è stata Barbara Greggio, direttore del consorzio turistico Oasi Zegna, a ricordare ai presenti che oggi il turismo del Triverese ha certamente dei problemi, ma non sono quelli delle troppe prenotazioni. E ora è il vice presidente dell’associazione “Amici dell’Oasi” Giorgio Scaltriti a chiarire: «Come operatori turistici ci siamo presentati per capire le intenzioni di questa nuova associazione. Abbiamo chiesto principalmente di unire le forze e lavorare su uno stesso binario. La nostra non è stata una contestazione, ma la constatazione che, se la torta è già piccola, dividerla sempre di più non porta frutti a nessuno». In effetti, il grado di occupazione dei posti letto non è altissima.

«Come associazione – riprende Scaltriti – siamo attivi da anni sul territorio con investimenti per migliorare le strutture puntando sulla qualità. Riqualificare Trivero è un ottimo punto di partenza, ma va fatto con passi pensati e condivisi anche con chi opera nel settore da tempo». La porta rimane aperta: «Vorremmo fare un incontro con il sindaco anche per capire che intenzioni ha l’amministrazione sul turismo. Da anni si parla di rilancio, ma per far decollare il progetto serve la collaborazione di tutti». Dopo il debutto l’associazione “Prospettive” prosegue nel suo operato. Il 24 marzo è previsto un nuovo incontro, questa volta si parlerà invece di vari progetti da lanciare sul territorio: uno degli obiettivi è quello di puntare sulla “blue economy”, ma anche su progetti in campo agricolo e allevamento.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook