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Parone ricorda Enzio Ferrero, fondatore della Pro loco

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A Varallo la frazione Parone ricorda il “padre” dell’Unione sportiva, poi trasformata in Pro loco

A qualche settimana dalla scomparsa, la frazione Parone di Varallo ricorda Enzio Ferrero. Si tratta di ricordi legati a quando, negli anni Settanta, rientrato definitivamente in Valsesia da Milano, Ferrero era stato tra i promotori della nascita dell’Unione sportiva, poi divenuta l’attuale Pro loco Parone. Ricordi di quanto fino all’ultimo ha fatto per il suo paese. E’ stata la malattia e la sofferenza a portarsi via un uomo che ha dedicato al lavoro e a Parone tutta la vita.

Enzio Ferrero era nato nel 1928 e a soli 5 anni aveva perso la mamma. Dopo avere trascorso l’infanzia a Parone con una zia, raggiunse Milano, dove imparò a fare l’imbianchino con il papà Ernesto. «Grazie alla ricostruzione e allo sviluppo economico dell’Italia, alla fine della seconda guerra mondiale, e soprattutto per la sua intraprendenza – scrive in un ricordo Ezio Casaccia per la comunità paronese – avviò a Milano una fiorente e prospera impresa di tinteggiatura e manutenzioni edili. Come da sua grande aspirazione, dopo qualche anno, sempre a Milano riuscì ad affiancare un’altra attività, aprendo il “colorificio Ferrero” negozio di pitture e vernici che ancora oggi porta il suo nome».

Grazie al suo lavoro potè “fare del bene” anche per il suo paese. Nel 1960 infatti ridipinse la chiesa parrocchiale di San Pietro a Parone. «Enzio è sempre rimasto celibe – prosegue Casaccia -, da qui la decisione nel 1968, dopo la morte del padre, di cedere le sue attività a Milano e di tornare a Parone dove gli era rimasta l’anziana zia Maria che l’aveva accudito durante l’infanzia. Con tanto entusiasmo ha avviato un’altra attività, aprendo un allevamento di polli da carne e da uova che commerciava in tutta la Valsesia. Con altrettanto fervore e dedizione si è dedicato alle attività sociali del paese, riproponendo le recite di teatro, dove fu un ottimo attore e regista». Con il suo entusiasmo inoltre Ferrero incitò e convinse i paronesi a fondare una “Unione sportiva”.

«Fu tra i promotori e fautori del campo sportivo di Parone – prosegue nel suo ricordo Casaccia -, si prodigò per anni ad organizzare tornei di calcio, corse podistiche, gare di bocce e sempre ha incitato i giovani a mantenere in vita le attività sportive, di cui con giusta fierezza si sentiva un fondatore». Anche negli ultimi anni, nonostante l’età avanzata e gli acciacchi, non mancava mai agli appuntamenti sportivi.

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