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Pasqua a casa: mazzata per alberghi, bar e ristoranti

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Pasqua a casa: mazzata per alberghi, bar e ristoranti (le ultime attività a riaprire).

Pasqua a casa: mazzata per attività e turismo

Gli italiani, costretti dal virus a rinunciare alla tradizionale gita fuori porta, al pranzo con parenti e amici e magari anche al viaggio prenotato da tempo, saranno costretti a passare la Pasqua chiusi in casa. Un sacrificio che si spera possa portare a un netto calo dei contagi, ma che certamente comporterà una mazzata per ristoranti, pizzerie, alberghi, bar e pasticcerie.

Ultimi a ripartire

Per chi lavora nel settore, purtroppo, lo stop potrebbe essere ancora lungo. Mentre il Governo e il comitato tecnico scientifico che seguono da vicino l’emergenza iniziano a ragionare sulla cosiddetta “fase 2”, che seguirà il lockdown, appare scontato che i locali pubblici saranno gli ultimi a ripartire. Stando alle disposizioni arrivate ieri sera, venerdì 10 aprile, già dopo Pasquetta potrebbe riaprire qualcosa, ma si parla delle aziende legate in qualche modo alla filiera alimentare e farmaceutica, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

Turismo ed economia in rosso

Secondo alcuni studi condotti dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, infatti, nel primo semestre del 2020 i ricavi legati al turismo caleranno del 73 per cento, con un giro d’affari di circa 16 miliardi di euro, contro i 57 dello stesso periodo del 2019. E si prevede che in estate mancheranno all’appello 25 milioni di stranieri. Per ristoranti e alberghi si ipotizza una perdita di quasi 8 miliardi (pari al 53 per cento) per gli hotel e di quasi 9 miliardi (38 per cento) per la ristorazione.

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