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Petrolio, l’area di studio arriva fino a Borgosesia

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Gattinara e Lozzolo non ne vogliono sentir parlare. Idem il Coordinamento ambientalista del Piemonte

La notizia è che l’area interessata dal progetto Shell – per intederci: quello che cerca il petrolio – si estende fino a Borgosesia e ai confini della Valsessera. La compagnia ha avviato i contatti per presentare uno studio che prevede un’area più ampia, comprensiva appunto anche di Borgosesia, e un’area “di ricerca” più piccola, denominata “Cascina Alberto”, che riguarda i territori di Gattinara, Ghemme, Romagnano, Maggiora, Prato Sesia e Lozzolo, solo per citare i centri principali.

Shell ha iniziato i suoi incontri partendo da Novara, poi si porterà verso i territori di Vercelli e Biella per presentare il progetto legato al permesso di ricerca. La multinazionale ha individuato un’area pari a 462 chilometri quadrati fino a coinvolgere anche la Lombardia (Varese, per la precisione). Sono 84 i Comuni coinvolti, tutti verranno incontrati dai rappresentanti di Shell. Finora i sindaci sono divisi tra chi punta a difendere il territorio e chi invece spera in un risvolto occupazionale.

Quello di Gattinara, per esempio, è un no assoluto. «Abbiamo un territorio unico nel suo genere con una produzione vitivinicola importante, non vogliamo cambiare rotta, si continua a puntare sull’eccellenza. La benzina, per quanto ci riguarda, la faremo alle pompe dei distributori, non in collina…», dice il sindaco Daniele Baglione, che però deve ancora confrontarsi con Shell. «Dopo il Novarese toccherà ai territori del Vercellese confrontarsi, ma in consiglio abbiamo iniziato a portarci avanti con il lavoro». Stessa linea per Lozzolo che già a suo tempo si era opposto al progetto di “Cascina Alberto”.

E’ per la difesa del territorio anche il Carp (Coordinamento ambientalista rifiuti del Piemonte) di Novara, come spiega Fabio Tomei in una lettera: «Non crediamo che servano molte parole per sottolineare l’incompatibilità tra l’agricoltura di pregio e lo sfruttamento petrolifero del progetto “Cascina Alberto” e del precedente progetto Carisio di Carpignano, sia sul piano ambientale e tecnico, ma prima ancora sul piano dell’immagine dei vini di pregio delle nostre zone. Invitiamo quindi anche il sindaco di Novara e il presidente della Regione a prendere posizione contro un futuro petrolifero dell’Alto Piemonte, come ha già fatto coerentemente alcuni giorni fa la Provincia di Novara».

Shell non incontrerà soltanto gli amministratori pubblici, ma anche i rappresentanti del mondo del lavoro. E’ il caso dell’Unione imprenditori novaresi. Il presidente Fabio Ravanelli ha già avuto un appuntamento con i rappresentanti dei vertici della multinazionale e si è detto interessato ai risvolti occupazionali che potrebbero esserci in un momento difficile dal punto di vista economico.

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