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Piemonte zona gialla da domenica 13 dicembre: potranno riaprire bar e ristoranti

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Piemonte zona gialla da domenica 13 dicembre. Intanto è entrato in vigore il Dpcm Natale, con tutte le varie (e contestate) misure restrittive varate dal Governo Conte.

Piemonte zona gialla da domenica 13 dicembre

Piemonte zona gialla da domenica 13 dicembre. “Possiamo farcela”, almeno così si augurano alla Regione. D’altronde, il trend sembra confermato: contagi in calo e posti letto in ospedale disponibili (seppur con ancora tanti, troppi decessi). Il tasso Rt di contagio è sceso allo 0,74 per cento. Quindi, dopo il passaggio a zona arancio avvenuto il 29 novembre si può ora ben sperare in un ulteriore declassamento: il Piemonte in zona gialla.

E ora siamo sotto il Dpcm Natale

Da ieri, venerdì 4 dicembre, intanto è in vigore il Dpcm Natale, con tutte le varie (e contestate) misure restrittive varate dal Governo Conte. E quindi, per sommi capi: dal 21 al 6 gennaio vietati tutti gli spostamenti fra regioni (anche per raggiungere le seconde case); Natale, Santo Stefano e 1 gennaio vietati anche spostamenti da un Comune all’altro; confermato il “coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino.

Possono riaprire bar e ristoranti

Col passaggio di colore, spostarsi fuori dal proprio Comune non sarà più vietato, né si dovrà più portare con sé un’autocertificazione. Rimane però in vigore il coprifuoco: vietato uscire di casa dopo le 22. Ottime notizie per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie: potranno finalmente riaprire, ma soltanto dalle 5 alle 18 (asporto e consegna a domicilio fino alle 22). Ovviamente sempre con tutte le misure anti-assembramento.

Le scuole, come da Dpcm Natale, riaprono il 7 gennaio mentre restano (ancora) chiuse le Università. Gli studenti universitari, fra l’altro, sono fra i più penalizzati visto che sono sempre rimasti in DaD praticamente dal 1 marzo 2020 (tranne poche eccezioni). Anche in zona gialla mostre, cinema e musei restano comunque chiusi. Così pure le palestre, le piscine, le agenzie di scommesse, i bingo e le sale poker. Insomma, una… “riaperturina” se così si può dire. Che tutti speriamo sia da prologo alla vera fine di questa dannata emergenza sanitaria e sociale.

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