Attualità
«Pochi pediatri, ci tocca andare a pagamento»
Una situazione davvero non facile sia per coloro che sono genitori da qualche tempo, sia per chi si deve inserire per la prima volta nel circuito sanitario dei pediatri
La scarsità di pediatri preoccupa molti genitori valsesiani. Pochi giorni fa abbiamo lanciato l’appello di Facebook: chi voleva, poteva raccontare brevemente una situazione di disagio data dal numero esiguo di specialisti in zona. E le segnalazioni non sono mancate. Ne riportiamo alcune, magari facendo una sintesi tra più segnalazioni simili.«Buongiorno sono … e segnalo la situazione scandalosa di noi genitori che dopo la morte del dottor Provera abbiamo dovuto scegliere o dottoressa Gaggero o dottor Campra invece di avere un sostituto. Io abito a Sostegno e ho scelto Gaggero, che purtroppo visita a Grignasco, Gattinara o Romagnano. Ci vuole circa mezz’ora di macchina per arrivare in studio e se il bambino ha febbre e sta male è un disservizio per chi abita in paese. Grazie».
C’è chi racconta di non vedere il proprio pediatra da un anno: «E’ impossibile prendere appuntamento. Ho provato a contattarlo quando c’è una emergenza – racconta una giovane madre -. Ma è sempre occupato e il più delle volte i consigli sono per telefono. Per la visita dovrei aspettare minimo due settimane. E nel frattempo con il mio bambino cosa faccio? Tanto vale andare apagamento da un professionista. Purtroppo il servizio pubblico non funziona».
C’è anche il problema dei neo-genitori, per i neonati dall’ospedale consigliano di effettuare una visita entro le due settimane dopo la dimissione anche perchè ci sono le vitamine da somministrare e alcuni esami, come quello alle anche, da prenotare con impegnativa. «Il nostro piccolo è nato da poco – spiegano due genitori -. Abbiamo contattato il pediatra dopo aver registrato il bambino negli elenchi dell’Asl, ma il primo posto libero è tra tre settimane. Intanto cosa facciamo? Abbiamo diversi dubbi: il latte materno basta o dobbiamo integrare? Come dobbiamo comportarci poi per l’esame delle anche?». Insomma una situazione davvero non facile sia per coloro che sono genitori già da qualche tempo, sia per chi si deve inserire per la prima volta nel circuito sanitario dei pediatri.
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