Attualità
Ponte Romagnano, Anas ci dica quale legge imponeva la bonifica bellica. La lettera
Ponte Romagnano, «Anas indichi la legge che imponeva la bonifica bellica». La lettera dello storico Claudio Sagliaschi.
«Anas ci dica quale legge imponeva la bonifica bellica»
Dallo storico pratese Claudio Sagliaschi riceviamo e pubblichiamo una nuova replica riguardo l’esigenza di effettuare le opere di bonifica bellica prima di aprire il cantiere del ponte di Romagnano.
L’ultimo articolo comparso su Notizia Oggi notifica ai lettori che, salvo le recenti polemiche sui ritardi, tutto ormai appare tornato alla normalità come sostiene in modo pacifico una nota diramata dal signor Anas. Quindi “state sereni e lasciateci lavorare”.
Non solo, ma il signor Anas fa chiarezza anche in merito alla bonifica bellica, causa finora dei ritardi, pontificando che “questa attività costituisce un adempimento normativo imprescindibile per la realizzazione di opere in nuova sede e pertanto esula dalle vicende correlate alla memoria storica, per quanto rassicuranti”.
Continuando poi sulla necessità di garantire sicurezza a tutti. Il gentile signor Anas purtroppo non ha chiarito proprio nulla. Anzi, nel tentativo di arrampicarsi sui vetri fa pure confusione tra storia e memoria storica che poi continua dicendo che sono “rassicuranti”. Evidentemente no, altrimenti non avrebbero fatto la bonifica.
Il signor Anas parla di un “adempimento normativo imprescindibile”. Signor Anas precisi meglio la legge e l’articolo normativo di riferimento invece di navigare a vista. Non solo, ma foss’anche vero quel suo riferimento – come spiega l’articolo – esso è per la realizzazione di opere in nuova sede. Ma quale nuova sede in questo caso? Dobbiamo forse aspettarci una nuova bonifica se il ponte definitivo sarà spostato di un metro?
Caro signor Anas lei è già stato piuttosto fortunato perché si è trovato in un colpo solo a gestire e costruire ben due ponti di cui uno perfettamente inutile e costoso, perché con un po’ di sale in zucca (non da parte sua in questo caso) e tanta buona volontà e correttezza, con solo qualche mese in più di attesa, avremmo attraversato la Sesia con il ponte definitivo spendendo meno e arrabbiandoci meno. Mi auguro signor Anas che lei usi almeno la correttezza di tenerci costantemente informati sull’avanzamento dell’attività non dimenticando che lei – come tutti i politici di riferimento – siete nostri dipendenti.
Claudio Sagliaschi
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TiOdio
26 Luglio 2021 at 8:14
Si chiama legge “MagnaMagna” varata decenni fa, approvata a maggioranza assoluta da entrambe le Camere.
Il popolo non è può più.
27 Luglio 2021 at 21:53
Una sola parola VERGOGNA…! ! ! MERITATATE SOLO IL CARCERE PER QUELLO CHE NON STATE FACENDO…VOI E I PROGETTI IN AFFITTO…