Attualità
Popillia Japonica: i cittadini devono essere informati | LA LETTERA
Popillia Japonica: da un lettore di Prato Sesia, riceviamo e pubblichiamo.
Popillia Japonica: i cittadini devono essere informati
«Dieci giorni fa tornando da un periodo di vacanza vidi con disappunto e preoccupazione il mio orto e frutteto completamente invaso da questo coleottero, presente in special modo sulla vite; aveva lasciato solo lo scheletro secco di molte foglie sulle piante di susino, pesche, ciliegie, albicocco e altri tipi di frutta. Un completo disastro per me sconosciuto fino a quel momento. Poi, informandomi maggiormente, vengo a capire che il problema è sorto inizialmente in Italia cinque anni fa nella zona del Parco del Ticino. Vengo inoltre a sapere che alcune Regioni hanno già da tempo predisposto delle leggi che obbligano gli agricoltori e produttori all’attività di contenimento di tale grave problema. Interventi peraltro già resi obbligatori a suo tempo per altre problematiche come la Flavescenza Dorata della vite.
Un caso sottovalutato
«Tuttavia il problema è molto più serio di quanto prospettato nell’articolo ricordato in precedenza, proprio perché si è in presenza di una invasione massiccia di coleotteri che solo nel mio frutteto posso quantificare in migliaia di esemplari. Bastava scuotere la vite o i rami degli alberi che ne volavano a centinaia e quasi tutte in azione di riproduzione. Mi risulta che le trappole servano solo per il controllo di propagazione ma a nulla valgano per dare un freno alla calamità. Si sta studiando anche l’inserimento di altri insetti in grado di bloccare la riproduzione, ma nel frattempo come si fermano? Non serve a nulla – come afferma il signor Enrico Covolo – prendere il coleottero e schiacciarlo in modo violento lasciandolo morto al sole. Questa è solo disinformazione, impossibile da applicare».
Maggiore informazione
«Ma quello che mi preme sottolineare è la totale mancanza di informazione su questo grave problema. E’ vero che le direttive regionali lo prevedono da tempo, ma tali direttive erano a conoscenza dei soli produttori e coltivatori, e non della stragrande maggioranza di cittadini che possiedono piccoli orti e frutteti. Costoro, me compreso, nulla sapevano finora della Popillia Japonica. Forse gli organi preposti hanno sempre creduto che il coleottero, o la Flavescenza Dorata colpisse solo alcune categorie produttive e non tutti. E qui a mio avviso entra in gioco anche l’informazione giornalistica che entra più direttamente nelle case della gente comune. E qui entrano in gioco soprattutto le amministrazioni comunali che devono farsi carico anche di questi problemi e trasmetterli, perché sono problemi che vanno oltre alla normale amministrazione».
Claudio Sagliaschi
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Moreno
18 Luglio 2020 at 16:08
Il problema è gravissimo e sottovalutato e da diversi mesi che noto questo insetto devastante che distrugge tutte le piante, e oramai si è divulgato in vaste aree provate andare giù nelle rive del Sesia e nelle relative sponde stanno mangiando e distruggendo tutte le piante, e quello che è peggio che si riproducono con una velocità pazzesca, chi ha la possibilità intervenga subito.