Attualità
Positivi al Covid ma senza sintomi: l’Asl cerca alberghi per ospitarli
Positivi al Covid ma senza sintomi: l’Asl Vercelli cerca alberghi vuoti per l’isolamento. Chi fosse interessato ha tempo fino al 10 settembre per rispondere.
L’Asl cerca alberghi per ospitare gli asintomatici
Positivi al Covid ma asintomatici, da ospitare in alberghi vuoti: è quanto valuta l’Azienda sanitaria di Vercelli chiedendo la disponibilità alle strutture ricettive. L’Asl riconoscerà ai proprietari 50 euro al giorno per ogni camera occupata.
Il bando
L’Azienda sanitaria vercellese ha pubblicato sul proprio sito internet un avviso per la ricerca di strutture ricettive alberghiere del territorio, con portineria operativa 24 ore su 24. Chi fosse interessato può inviare la propria candidatura. Sarebbe la soluzione ideale per pazienti Covid asintomatici o che non necessitano di una specifica assistenza medica, per i quali non è possibile l’isolamento domiciliare dovendo restare lontani dai famigliari.
50 euro al giorno per camera
Il bando prevede che l’Asl riconoscerà ai titolari della struttura 50 euro al giorno per ogni camera singola occupata. La tariffa comprende le utenze, i pasti, la biancheria da letto e da bagno, lo smaltimento dei rifiuti urbani. Sono invece a carico dell’Asl lo smaltimento di rifiuti speciali e la sanificazione iniziale e finale della stanza o delle stanze utilizzate. Ogni camera dovrà essere fornita di un kit per la pulizia della medesima, che sarà a cura dell’ospite, con scopa, paletta, prodotto disinfettante, panni per la pulizia e sacchetti per la raccolta settimanale della biancheria.
Entro il 10 settembre
Le strutture ricettive possono inviare la propria candidatura entro venerdì 10 settembre, o comunque richiedere eventuali informazioni preventive, scrivendo una e-mail all’indirizzo gestione.contratti@aslvc.piemonte.it. L’Asl valuterà le strutture che abbiano manifestato interesse, individuando quelle che meglio rispondono alle esigenze assistenziali sulla base di criteri strutturali, accessibilità, ai locali interni e degli spazi disponibili nelle camere.
L’eventuale adesione, però, non comporta per l’azienda sanitaria alcun obbligo di garantire l’invio di un numero minimo di pazienti.
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