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Prato Sesia applaude Natalino: a 81 anni ha sconfitto il Coronavirus
Prato Sesia applaude Natalino: a 81 anni ha sconfitto il Coronavirus. Natale Brandoni, conosciuto come Natalino, 81 anni, è ufficialmente guarito dal Covid 19. Un risultato emozionante per l’anziano, che vuole raccontare la sua terribile esperienza.
Prato Sesia applaude Natalino: a 81 anni ha sconfitto il Coronavirus
«Sono stato ricoverato a marzo per 65 giorni di fila all’ospedale di Borgosesia nel reparto diretto dal dottor Brustia – racconta Brandoni – e sono stato trasferito al reparto di riabilitazione dello stesso ospedale. Non so come abbia contratto il virus, probabilmente ho bevuto un caffè con un mio amico di Cavallirio che si è scoperto poi positivo al Covid-19. Mia moglie e i miei figli per fortuna non sono stati contagiati, ma me la sono vista davvero brutta».
La paura è stata parecchia
Tanto lo spavento dell’uomo, tra immagini e notizie terrificanti; però ce l’ha fatta. «Vorrei ringraziare alcune persone che sono state fondamentali per la mia guarigione e che non mi aspettavo assolutamente. Dopo il primo ricovero pensavo infatti di non rivedere più la mia famiglia, composta da mia moglie Eleonora e i miei tre figli con le nuore e i nipoti, in particolare il più piccolo Noè di appena 3 anni».
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Una paura accentuata dal fatto che allora non era ancora ben chiaro tra i pazienti cosa fosse il Covid19. «Non sapevo proprio cosa fosse il Coronavirus, ma, durante il ricovero, medici e infermieri si sono dimostrati persone squisite, competenti, professionali e volenterosi. In particolare il dottor Brustia, che mi ha capito come medico e uomo; c’è stata molta empatia fra di noi, ha dimostrato di avere pazienza, solidarietà e anche amicizia, e per questo lo ringrazio tanto, spero proprio di rivederlo quando farò la tac di controllo in ospedale. Anche l’infermiera Cinzia e l’infermiere Marco sono stati gentili e proprio come una sorella ed un fratello si sono prodigati per me in tutto e per tutto. Ci sono altri ringraziamenti che vorrei proprio fare: il primo è al dottor Nardiello del reparto di riabilitazione e la caposala Daniela, che mi hanno spronato ad alzarmi dal letto, senza forzarmi, nonostante fossi dimagrito molto e non mi sentissi per niente bene. Sono infatti ancora debilitato: ho perso 18 chili. Ho eseguito molto bene gli esercizi, senza sentire la fatica, grazie al mio passato da sportivo».
L’arrivo fra gli applausi
«Il mio arrivo nei giorni passati è stato accolto da fragorosi applausi dai balconi di vicini di casa, amici e dai miei famigliari: mi hanno accolto come una star facendo video con i telefonini e foto. Erano tutti felici perché nonostante la mia età sono una persona frizzante, anzi, effervescente oserei dire, estroverso, socievole, sono una macchietta».
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