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Prato Sesia cittadini costretti a lasciare le case. Ma è un’esercitazione

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Prato Sesia cittadini costretti a lasciare le case. Ma è un'esercitazione

Prato Sesia, cittadini sfollati e alloggiati in un sito di emergenza: si tratta di un’esercitazione della Protezione civile.

Prato Sesia, l’esercitazione

Uno scenario preoccupante, ma fortunatamente fittizio. A Prato Sesia, una calamità naturale costringe gli abitanti ad abbandonare le proprie abitazioni. La Protezione civile allestisce in breve tempo un villaggio d’emergenza nel campo sportivo, supportando la popolazione in tutte le necessità, dall’alloggio temporaneo al vitto, dall’avvio dei soccorsi alla ripulitura del paese dai danni provocati dall’evento. Il tutto per fortuna è una simulazione, che tuttavia coinvolgerà oltre 20 volontari e i cittadini. A partire da giovedì 7 ottobre e fino a sabato 9, la Protezione civile del paese, guidata dal caposquadra e vicesindaco Alfredo Alberti, con il supporto del coordinamento della Valsesiana e del comando di Vercelli, e con grande dispiego di risorse umane, strutture e veicoli, illustrerà ai cittadini e agli studenti come si attiva la macchina dei soccorsi.

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Per la popolazione

«Sarà un’esercitazione per i volontari – afferma Alberti – ma servirà anche per la gente che, osservandoci all’opera, potrà avere un’idea di cosa succede e come comportarsi in gravi casi di emergenza. Ci saranno tre grandi tende gonfiabili, che saranno posate con l’aiuto delle autogru, montate grazie ai compressori e dotate di mensa, posti letto e tutto ciò che serve a ospitare chi è rimasto senza casa. Lavoreremo tutta la notte, con l’aiuto di una torre faro, e il giorno successivo, venerdì 8, sarà tutto pronto. Avremo poi i mezzi in grado di muoversi su tutti i tipi di terreno, i camion per il trasporto di materiale, le pompe per liberare case e terreni da acqua o fango. Dislocheremo oltre una ventina di volontari, su più turni, per vigilare costantemente il campo, all’ingresso del quale sarà istituito un centro di raccolta, per smistare le persone che intendono entrare».

Gli studenti

Nella mattinata di venerdì 8 arriveranno gli studenti delle scuole medie di Romagnano: «Mostreremo come ci muoviamo, cose che finora hanno visto solo in televisione. Ci saranno anche dei gazebo per fornire informazioni a chiunque vorrà intervenire». Sabato 9 saranno effettuati due interventi sul territorio: «In via Partigiani, i volontari asporteranno dal greto del torrente che fiancheggia la strada il materiale in eccesso e la vegetazione, che verrà recisa con decespugliatori e motoseghe – illustra Alberti –. In frazione Baragiotta invece interverremo su un fossato che, con gli ultimi temporali, si è riempito di legname e terra. Dal pomeriggio di sabato inizieremo lo smontaggio del campo; entro la serata, tutto dovrà tornare come prima del nostro arrivo». E’ previsto l’intervento del sindaco Alberto Boraso e dello stesso vicesindaco, che spiegheranno l’iniziativa: «La mia idea è stata accolta dal coordinamento di Vercelli e dal distaccamento di Varallo – conclude Alberti – Il coordinatore è Michele Vietti della Valsesiana, ma importantissima è stata anche la collaborazione del Comune e del sindaco».

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