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Prato Sesia trasloca il grande presepe di Doriano

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Prato Sesia sposta il presepe di Doriano Role Mucet: l’artista ha aggiunto ulteriori dettagli alla sua ricca opera.

Prato Sesia, il presepe

Un’opera unica nel suo genere e ricca di preziosi dettagli: il presepe che da sei anni allietava i Natali degli ospiti del Centro incontro Carlo Polo di Prato Sesia si è trasferito e si è fatto più grande in occasione delle festività 2021. E dopo la benedizione dello scorso giovedì sarà aperto al pubblico in occasione del mercatino di Natale “Sapori a Prato”, che si svolgerà domenica e rimarrà visitabile per tutto il periodo delle Feste.
Lo scenografico villaggio della Natività è stato spostato nei locali della Casa Tacchelli, la struttura situata accanto al municipio, con entrata in via Matteotti, ereditata dal lascito testamentario della proprietaria, in cui è ora ospitata la sede dell’Associazione “Amici di Carlo Polo”; ad esso è stata riservata un’apposita stanza, che rende giustizia alla sua bellezza e ricchezza.

Le novità

Addirittura, nel nuovo sito, il presepe è stato ingrandito e dotato di spettacolari dettagli. «Per celebrare la nuova collocazione ho pensato di inserire delle novità, che spero piaceranno ai visitatori – spiega il suo ideatore Doriano Role Mucet, che insieme all’amico Pier Luigi Cappato ha curato l’allestimento –. Ad esempio, ho inserito i movimenti di diverse statuine, come la lavandaia, il fornaio, la panettiera, la mamma che lava il bambino nel mastello e altre ancora. Ho poi pensato di creare un fiume alimentato da una cascata, che attraversa buona parte del presepe».
Vi sono poi altre caratteristiche che rendono l’installazione una delle più ricche e dettagliate nel suo genere: a partire dai fari bianchi e blu che riproducono automaticamente a rotazione il giorno e la notte. Spente le luci, si attiva poi un dispositivo che proietta sul soffitto e le pareti un manto di stelle in movimento, con una grande cometa sopra la grotta della Natività e delle montagne che circondano tutta la scena. Inoltre, tutti i sentieri sono dotati di lampioncini che, durante la notte artificiale si accendono, per spegnersi durante il “giorno”. Numerosi i fuochi e i focolari che, con la loro luce tremolante, sembrano riscaldare l’ambiente invernale.

Paesaggi walser

Particolarmente scenografiche sono le numerose case walser, coi tetti in beole e le balconate in legno, interamente realizzate dal creatore del presepe e anch’esse aumentate di numero in virtù del maggior spazio a sua disposizione.
«Per arrivare a questo risultato, Pier Luigi ed io abbiamo lavorato da maggio ad ora, escludendo i mesi più caldi, almeno tre giorni alla settimana e tre ore ogni giorno. È stato un lavoro impegnativo, ma siamo soddisfatti del risultato».

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