Attualità
Presidenza europea per Alessia, avvocato di Borgosesia
Presidenza europea per la borgosesiana Alessia Perolio: l’avvocato alla guida dell’European Network of Associations of Lay Judges.
Presidenza europea per Perolio
Importante incarico a livello internazionale per l’avvocato borgosesiano Alessia Perolio. Nei giorni scorsi i rappresentanti dei giudici onorari dei paesi europei si sono riuniti in Germania per il congresso annuale. Nel corso dell’incontro, Perolio è stata nominata presidente futuro di una associazione di respiro internazionale il cui compito è di monitorare la situazione giuridica in Europa. «Parliamo nello specifico dell’Enalj, l’European Network of Associations of Lay Judges, che è composta da rappresentanti di giudici laici e onorari provenienti da molteplici paesi tra cui l’Italia – spiega -. Ogni anno si vota il “Past president”, il presidente attuale e il futuro che insieme collaborano per portare avanti le molteplici attività dell’associazione. A maggio, in occasione della giornata del giudice laico, ho avuto l’onore di ricevere il titolo di presidente futuro. In quella occasione accanto a me avevo Margherita Morelli “Past President”, del Foro di Napoli, Hasso Lieber per la Germania, Linda Beetzen per la Svezia e il presidente in carica, il polacco Jerzy Zabkiewicz».
Gli obiettivi dell’associazione
L’organo presieduto da Perolio si occupa di diversi aspetti giuridici: «Ci relazioniamo con le istituzioni europee e nazionali. Cerchiamo di assicurare autonomia ai giudici e nello stesso tempo si tenta di comprendere se in tutti i paesi viene garantito l’accesso all’amministrazione della giustizia anche alla parte laica. Nel nucleo storico europeo ci sono delle criticità per quanto concerne la Spagna che vede possibilità di amministrazione della giustizia da parte dei laici ma in realtà con le riforme introdotte recentemente si tratta di un accesso abbastanza raro – puntualizza Perolio -. In Francia la situazione è molto simile, e in Bulgaria non sono garantiti i diritti fondamentali. Per quanto concerne la situazione italiana i giudici onorari laici hanno diritti ridotti e vengono pagati poco. Stiamo comunque cercando di far riconoscere il ruolo della magistratura onoraria».
Il percorso
Il ruolo raggiunto è uno dei sogni che l’avvocato valsesiano è riuscita a coronare: «I miei studi sono partiti da Borgosesia dove ho avuto modo di trovare docenti preparati e capaci, poi mi sono iscritta a giurisprudenza a Pavia, e in un secondo momento ha iniziato a fare le prime esperienze lavorative a Vercelli e Torino – conclude – . Negli anni successivi mi sono confrontata con la realtà mantovana sino ad arrivare a Brescia dove ora mi sono stabilita definitivamente con la famiglia e l’apertura di uno studio. Quando ho la possibilità di tornare a Borgosesia mi si riempie il cuore di gioia perché credo che insieme alla Valsesia siano località a misura di cittadino».
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