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Primo Dpcm targato Draghi: scuole a rischio chiusura
Primo Dpcm targato Draghi: scuole a rischio chiusura. Previsto lo stop se i contagi superano i 250 ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni.
Primo Dpcm targato Draghi: scuole a rischio chiusura
Come previsto, sono le scuole a finire nel mirino del primo Dpcm targato Draghi. Il premier ha firmato nel pomeriggio di oggi, martedì 2 marzo, il quadro normativo che ci accompagnerà dal 6 marzo al 6 aprile, quindi fino a dopo Pasqua. Preoccupa in particolare il diffondersi delle “varianti” tra la popolazione più giovane.
Quando può chiudere una scuola
In pratica, gli istituti di ogni ordine e grado che si trovano in zona rossa o in un’area con un’incidenza dei casi superiore ai 250 su 100mila abitanti nell’arco di una settimana, passeranno alla didattica a distanza. Più nel dettaglio, al di fuori della zona rossa (dove le scuole chiudono di default), i ragazzi faranno didattica a distanza in questi casi: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
Confermate le zone
Per il resto, il Dpcm conferma la divisione del Paese in zone colorate all’interno delle quali la restrizioni sono più o meno severe.
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