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Variante inglese al 48% in Piemonte

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focolaio covid

Variante inglese: l’assessorato alla Sanità piemontese prevede un aumento dei casi.

Variante inglese in Piemonte

In Piemonte la variante inglese ha raggiunto il 48%. «In Piemonte la variante inglese presto dilagherà, mettendo a forte rischio la nostra capacità di risposta – ha spiegato Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità, ad Ansa – Abbiamo mandato i numeri al Ministero oggi e stiamo monitorando una serie di Comuni h 24. La sorveglianza è strettissima, e dove sarà necessario si chiuderà. I focolai sono non solo nei pressi delle zone rosse, ma un po’ ovunque».

Le altre varianti

«La corsa della variante inglese risponde a ciò che aveva ipotizzato l’Istituto Superiore di Sanità, ma fortunatamente non abbiamo riscontrato né la variante brasiliana né quella sudafricana – osserva – In ogni caso stiamo affilando le armi. Nella riunione con i direttori generali degli ospedali, ho chiesto di predisporre più letti Covid e riaprire nuovi posti di terapia intensiva. Mercoledì invece faremo una riunione molto ampia sul piano territoriale».

I protocolli di cura

«Abbiamo inserito nuovamente l’idrossiclorochina nei protocolli di cura, a cui aggiungiamo la vitamina D, e inviteremo i medici di medicina generale a dare attuazione ai protocolli – annuncia – La risposta territoriale è fondamentale affinché il sistema possa reggere l’onda d’urto». L’assessore auspica inoltre una riflessione a livello nazionale sulle scuole.

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