Attualità
Produce pane in una frazione con tre abitanti. Ma vuole conquistare le grandi città
Produce pane in una piccola frazione di Mollia: ingredienti scelti e tanta passione alla base dell’attività in partenza di Francesca Salvadori.
Produce pane a Mollia
Un’avventura che parte da una piccolissima frazione dell’alta Valsesia. Nel borgo di Goreto a Mollia Francesca Salvadori, 27 anni, aprirà un panificio casalingo con l’obiettivo di portare i suoi prodotti sulle tavole delle grandi città. Proprio tra le montagne valsesiane ha scoperto l’amore per il pane fatto a mano con lievito madre utilizzando farine macinate a pietra da vecchi mulini, acqua fresca di montagna e sale integrale. Ingredienti semplici che messi insieme grazie alle conoscenze della 27enne danno un risultato prelibato ai palati.
Il trasferimento
Sette anni fa Francesca ha deciso di trasferirsi a Mollia. «Sono originaria di Varese – racconta – e ho frequentato la scuola alberghiera a Gallarate. Poi mi sono trasferita in Valsesia: ho lavorato per sei anni in un ristorante ad Alagna e lì è stato il mio approccio con il mondo della panificazione». Ci ha messo passione e studio approfondendo l’argomento fino a lanciare la sfida di una microimpresa casalinga, tra l’altro in una micro-frazione. «A Goreto, dove vivo con mio marito, siamo in tre abitanti tutto l’anno, ma durante le vacanze estive e invernali la frazione cambia volto con l’arrivo dei turisti e tutto si trasforma, portando più vita e sorrisi».
Il laboratorio
La coppia aveva gestito nell’ultimo periodo l’Unione Molliese fino al settembre 2019. «Preparavo già il pane per il ristorante e dopo la chiusura dell’attività ho iniziato a pensare di concentrarmi solo sulla produzione di pane – spiega -. Mi sono appoggiata all’associazione “Cucina nostra” della Valsesia, grazie a loro ho avuto le informazioni necessarie per sviluppare una microimpresa domestica e quindi a fine gennaio dovrei partire».
Sono in corso i lavori per adattare la cucina di casa in frazione Goreto a Mollia e farla diventare un laboratorio di panificazione. «Tutto sarà a norma secondo le disposizioni Asl – specifica -. Avrò strumenti professionali per raggiungere il miglior risultato. Volevo partire dal piccolo e così ho deciso di fare il pane in casa». Idee chiare anche sulla produzione: «Utilizzerò lievito madre, impasterò a mano utilizzando farine biologiche, finora mi sono appoggiata solo a un determinato mulino. Spero anche di poter proporre altri prodotti come pasticceria e colombe».
Nelle città
Nel suo business plan Francesca Salvadori ha pensato anche alla parte legata alla vendita. «Oltre a vendere i miei prodotti in zona – spiega -, volevo puntare anche sulla spedizione nelle grandi città. Ovviamente cercherò di farmi conoscere il più possibile sperando di avere la possibilità di far conoscere i miei prodotti. Mi piacerebbe poi proporre corsi proprio sulla panificazione per far scoprire a tutti questo magico mondo».
Al debutto mancata poco. I lavori nella nuova cucina-laboratorio sono a buon punto, per coprire le spese ha lanciato anche una raccolta fondi online all’indirizzo gofund.me/eaac9349. Per raggiungere la cifra di 3600 manca poco. Le offerte sono libere e aiuteranno Francesca Salvadori a realizzare il suo sogno.
Nonostante il periodo difficile a causa del Covid, Francesca ha avuto il coraggio di lanciarsi in questa avventura con una idea nuova pensando a tutto per poter far decollare la sua microimpresa nella piccola frazione.
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