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Progetti sui migranti a Valdilana? Meglio pensare ai problemi dei nostri cittadini

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Progetti sui migranti

Progetti sui migranti a Valdilana: Fulvio Chilò, di Fratelli d’Italia, critico sull’iniziativa.

Progetti sui migranti

A Valdilana un nuovo progetto di accoglienza che raccoglie l'”eredità” di quelli avviati precedentemente dai singoli comuni: per il rappresentante di Fratelli d’Italia a Valdilana Fulvio Chilò ci sono dei punti critici. «Terminato il progetto Sprar in tre dei quattro ex Comuni, l’amministrazione di Valdilana parte subito all’attacco per una nuova iniziativa di accoglienza per migranti, dove come al solito il maggiore beneficiario del budget sarà la fortunata cooperativa che gestirà gli ospiti. Mi domando quale sia il senso di questa iniziativa e se sia anche opportuna, visto il momento che tutti noi stiamo vivendo». Chilò non nasconde le proprie perplessità sul nuovo progetto di accoglienza e integrazione di migranti, che verrà portato avanti per i prossimi due anni. «Noto innanzitutto una cosa – continua Chilò -: sulla pagina Facebook e sul sito istituzionale del Comune si trova spazio per informare i cittadini anche quando si pulisce una cunetta. Invece di un progetto da quasi 800mila euro in due anni non ne è stato fatto cenno da nessuna parte. Visto che è un progetto così importante per l’amministrazione comunale, non capisco: come mai si è adottato un profilo così basso?»

Le cifre

Già quando era portavoce della Lega Chilò era intervenuto a più riprese per chiedere conto di spese e numeri sullo Sprar. «In passato il sindaco mi aveva detto di andare oltre la connotazione polemica e di superare la contrapposizione tra favorevoli e contrari – riprende Chilò -. Io non faccio polemiche, mi limito a osservare i fatti: se una amministrazione non pubblicizza un intervento da quasi 800mila euro rimango per lo meno stupito». E poi va a prendere alcuni esempi: «Se poi prendo il documento e vado a leggere le cifre di spesa previste continuo a pormi delle domande. Ci sono 161mila euro per coprire i costi di operatori dell’integrazione, 132mila euro per vitto, abbigliamento, pocket money, borse lavoro, tirocini, spese di trasporto. Sono tantissimi soldi. E credo che la minima parte finirà ai migranti, la maggior parte serviranno alla cooperativa. Il problema forse non è nemmeno il Comune di Valdilana: in fondo ha preso parte a un bando. Il problema sta nel ministero dell’Interno che stanzia cifre astronomiche per progetti dove a guadagnarci non sono né i poveri migranti, né il territorio, ma soltanto gli enti gestori. E’ questo lo sbaglio che sta alla base di questo processo».

L’opposizione

Sulla questione interviene anche il gruppo di opposizione “Cambiamento per Valdilana” con un post sulla propria pagina Facebook: «Premesso che ovviamente essendo un progetto interamente finanziato spiace non aderire, ma ciò che vogliamo sottolineare è che il Governo, in un momento di crisi totale senza precedenti, dovrebbe concentrare le risorse disponibili in altre direzioni magari, per una volta, pensando ai problemi nazionali e ai propri cittadini. Invitiamo invece l’amministrazione a concentrare i propri sforzi al nostro territorio e ai nostri concittadini che sono messi duramente alla prova dal perseverare della pandemia legata al Covid e alla recente alluvione».

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