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Pronto soccorso Borgosesia: ora il parente si può seguire sullo smartphone

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Pronto soccorso Borgosesia: ora attraverso il sito internet si potrà seguire da vicino il percorso di un paziente.

Pronto soccorso Borgosesia, il servizio

Un canale diretto con il Pronto soccorso di Borgosesia: mediante un nuovo strumento sul sito, sarà possibile sapere i tempi di attesa e anche come sta andando la visita del paziente. Un servizio di informazione e trasparenza attivato sia al Sant’Andrea di Vercelli che al Santi Pietro e Paolo di Borgosesia dall’Asl Vercelli proprio per cercare di andare incontro agli utenti e ai parenti. Basta avere uno smartphone, o un computer collegato a Internet.

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Il paziente

Il primo servizio è quello dedicato ai parenti. Tutti sanno quanto è difficile avere notizie su un paziente che si reca al Pronto soccorso, almeno finchè non termina tutto l’iter. Tanto più con l’introduzione delle restrizioni Covid, che di fatto impediscono l’accesso agli esteri, se non strettamente indispensabile. Con il nuovo servizio è possibile monitorare a distanza la persona che si è accompagnata al Pronto soccorso. Il servizio è consultabile online tramite un’apposita sezione, a cui si accede dalla Home page del sito dell’Asl Vercelli. Certo, non si può sapere se il parente ha caldo, ha male o è preoccupato. Ma se non altro si vede se lo si sta visitando e a che punto è la procedura.
«Il servizio è pensato anche per scoraggiare gli accessi impropri al Pronto soccorso, che sono in continuo aumento», ha sottolineato la direttrice generale dell’Asl Vercelli Eva Colombo durante la conferenza stampa di presentazione, a cui sono intervenuti anche la responsabile del Mecau Roberta Marino, il direttore della direzione medica di presidio Vercelli Scipione Gatti, il dirigente del settore Ict Giovanni Di Bonito e i rappresentanti della Hi-Tech Spa.

I tempi di attesa

Dalla home page del sito dell’Asl Vercelli basta cliccare sul banner su cui campeggiano la croce rossa e la scritta “Pronto soccorso – Tempi d’attesa in tempo reale” e si accede alla pagina in cui è possibile visualizzare non solo la situazione di un parente o conoscente, ma anche la situazione degli utenti in attesa o in trattamento negli stessi Pronto soccorso degli ospedali di Vercelli e di Borgosesia, suddivisi per codice di priorità (da “rosso” più grave, fino a “bianco”). Inoltre fornisce il tempo medio d’attesa per essere visitati dal medico del Pronto soccorso.
Per visualizzare le informazioni è sufficiente cliccare sul bottone “Stato Ps Vercelli” o “Stato Ps Borgosesia”. Il bottone “Ricerca paziente” invece è pensato per permettere ai parenti di monitorare a distanza la persona che si è recata in Pronto soccorso. Per accedere al servizio è necessario immettere il codice numerico riportato sul verbale di triage, che il paziente può comunicare telefonicamente a voce o inoltrarlo attraverso il tasto “Condividi” o inquadrando il Qr Code, sempre presente sul verbale. Questo servizio fornisce la situazione in tempo reale, in forma generale e anonima, sulle attività svolte al Pronto soccorso.

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6 Commenti

1 Commento

  1. amedeo

    4 Agosto 2022 at 16:41

    una gran bella cosa il nuovo servizio ottimo, sia x smartfhone e computer !! vero
    tutti abbiamo questi strumenti
    tutti lo sanno usare, anche i novantenni che non vedono e schattano, tutti sanno come funziona il PC.
    caspita avete fatto un paso da gigante
    E POI????
    qui non funziona il cell. oh smartfhone, como mlo kiamate voi.
    intarnet qui va a passo de lumaca
    parlate che siete arrivati su marte x servizi, e poi non funziona un kaxxxx che si deve fare kilometri x ospedali e tempi lunghi di attesa x visite
    e poi parlate che siete stati bravi x questi servizi nuovi
    m. f. c. l. o. va

    • Arturo

      4 Agosto 2022 at 22:52

      Amedeo ma lei in quale secolo è nato? Era già stata scoperta la corrente elettrica? Se è riuscito lei a pubblicare questo farneticante delirio, ce la possono fare tutti. La sua morale quale sarebbe? Che per colpa di poche cariatidi che ignorano l’era moderna, si deve vivere tutti come cavernicoli? Ci faccia capire. Magari coi geroglifici, che mi sa che sono più consoni alla sua età mentale.

  2. corrado

    5 Agosto 2022 at 19:00

    nato nel 1150
    in pianeta valsesia
    la corrente elettrika non cera ancora,
    ma x me pedalavano x fare energia eletrica ( ma era sperimentale )
    la morale che invekkiamo tutti e la sanità , oltre che essere un colabrodo tagliano personale e aspetti mesi e mesi x visite.
    se lei cerca le caverne x capire in che paese vive, vada al momte fenera , li ci sono caverne.
    lera moderna, ci sono ancora persone che non hanno ancora PC e non sanno cosa sia internette x non dire che le connessione sono come la lumaca
    svegliati scienziato !! guarda la vita da fuori dalla finestra notte e giorno

    • Arturo

      6 Agosto 2022 at 8:52

      “ci sono ancora persone che non hanno ancora PC” e ci sono quelli come lei, corrado-amedeo, che non sanno ancora cosa sia la lingua italiana. Onestamente parlando non mi dispiace ne per i primi ne per quelli come lei. A differenza sua, il mondo sa bene cosa siano le tecnologie e il progresso, per fortuna, non si ferma mai. Chi non conosce l’uso della tecnologia si estinguerà, come è normale che sia. Non parli di connessione, che lei non ha nemmeno idea di cosa sia e a cosa serva. E’ un puro caso del destino se riesce a digitare con tempo e fatica le sue farneticanti e sgrammaticate parole qui, figuriamoci sapere cosa è la “connessione”.

      • roberto

        6 Agosto 2022 at 9:58

        Arturo dimmi ko ko kosa e la connesione, e komo funciona
        ciao

  3. Barbara Pareti

    10 Dicembre 2023 at 12:05

    dovreste solo vergognarvi. mio padre è morto da solo nella sala d’attesa dell’ ospedale di Borgosesia perché avete negato a mia madre di accompagnarlo e lui aveva in corso un attacco cardiaco.
    l’avete trovato per terra già senza vita e quella povera donna di mia madre, che era stata cacciata in maniera brusca, non sapeva nulla.
    è ora di finirla con questi ospedali blindati, siete da denuncia.

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