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Quarantena garantita con l’appoggio degli uffici anagrafe

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quarantena garantita

Quarantena garantita: comunicazioni puntuali ed efficaci fra Asl e Comuni riguardo ai cittadini che devono osservare l’isolamento totale.

Quarantena garantita con le comunicazioni

Una comunicazione rapida e puntuale tra Azienda sanitaria e Comuni riguardo a presenza di casi positivi al Covid-19 e decreti di isolamento familiare. Sembra avere trovato soddisfazione una richiesta che i primi cittadini valsesiani e il presidente della Provincia avevano chiesto per poter esercitare un maggiore controllo a tutela della salute pubblica e fornire alle famiglie dei contagiati le misure necessarie da osservare per l’isolamento. Tutto allo scopo di diminuire i rischi di diffusione del virus.

La notifica

«Qualcosa è migliorato – conferma il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani -. L’azienda sanitaria si è chiarita le idee, d’altronde il decreto legge dell’1 marzo demanda espressamente al Servizio di igiene e sanità pubblica delle Asl la notifica delle quarantene alle famiglie delle persone contagiate. A noi sindaci arriva l’avviso della prefettura sui nominativi dei casi positivi, mentre il Sisp si deve occupare di informare le famiglie. E di risalire alla catena epidemiologica ricevendo informazioni dai pazienti sulle persone con cui sono state a stretto contatto nei giorni precedenti. Ed è l’aspetto che nei giorni scorsi è talvolta venuto a mancare, creando una situazione paradossale e potenzialmente pericolosa».

Il caso

Il primo cittadino borgosesiano fa riferimento al caso di una cittadina a cui non era stato comunicato con accuratezza che il coniuge era stato trovato positivo e la donna, ignara di poter costituire possibile pericolo, era anche uscita di casa per fare la spesa. «La cosa assurda è che dei quindici casi positivi di Borgosesia, ben dodici famiglie non avevano ricevuto la notifica della messa in quarantena – evidenzia Tiramani -. L’Asl assicura di averli messi al corrente, e tutti sono rimasti in casa. Ma la falla c’era, e si sarebbe potuta creare una situazione potenzialmente rischiosa. E non era una condizione circoscritta a Borgosesia, ma generalizzata a tutti i comuni. Mancava evidentemente il collegamento con le anagrafi dei Comuni: l’Asl doveva prendere visione degli stati di famiglia e comunicare le misure di isolamento».

Scambio di dati

Per superare la situazione, i sindaci e il presidente della Provincia Eraldo Botta hanno scritto al presidente della Regione Alberto Cirio, all’assessore Luigi Icardi e al direttore generale dell’Asl 11 Chiara Serpieri chiedendo di avere «una tempestiva comunicazione dei decreti di isolamento familiare rivolti a propri cittadini, per poter esercitare un controllo a tutela della popolazione e della salute pubblica». La soluzione auspicata è uno «scambio di dati efficiente che consenta ai Comuni di attivarsi per verificare lo stato di famiglia delle persone individuate come potenziali contagiati e fornire i dati necessari ad adottare efficaci misure di isolamento».

Immagine di repertorio

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