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Rimasco, riapre a tempo di record la bottega distrutta dalle fiamme

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Nel piccolo centro valsesiano il negozio rappresenta un punto di riferimento per la popolazione.

Arrivando per la tortuosa strada è impossibile non notarlo. Il negozio di alimentari di Roberto Sacchi, l’unico di Rimasco, si affaccia proprio sulla piazza principale, con vista sul lago e una bella insegna dipinta a mano. Un incendio lo aveva completamente distrutto ma, a tempo di record, è stato riaperto.

«Non è stato facile – racconta -. Siamo stati ospitati per una ventina di giorni nella sala consiliare del comune per garantire i servizi essenziali. Nel frattempo abbiamo lavorato sui locali e in breve tempo siamo riusciti a riaprire. Ora stiamo cercando di ripristinare tutto quanto, col tempo ci riusciremo».

Poi la memoria torna a quel 28 febbraio, in cui tutto è andato in fumo: «Un albero è caduto sui fili della corrente e ha provocato un sovraccarico. Nel locale avevamo un vecchio frigo, da cui è partita una scintilla, che è divampata in fretta sul soffitto in legno. Per fortuna i residenti si sono accorti subito dell’incendio per il fumo che usciva dalla finestra e prima che arrivassero i pompieri le fiamme erano già domate.

La gravità della situazione era stata subito colta dal sindaco Gianni Tognotti, che aveva chiesto l’invio di un container attrezzato della Protezione Civile. La realtà della piccola Val Sermenza, d’altronde, non è delle più facili. Rimasco conta all’incirca 80 residenti fissi, che arrivano a circa cento comprendendo anche Rima e Carcoforo, dove il titolare possiede un altro negozio.

«Qui ci teniamo in piedi grazie alla stagione estiva – prosegue Sacchi -. Escludendo il periodo della pesca e quello della raccolta dei funghi, il grosso degli introiti arriva tra maggio e settembre. I mesi invernali sono i peggiori in assoluto. La riqualificazione del lago? Ottima idea. Il sindaco fa bene a puntare sui villeggianti, sono loro che mantengono vivo il paese».

Alla domanda sul perché abbia rilevato un’attività in un paese così piccolo, Sacchi spiega: «Io sono di Rima, mi è sempre piaciuta questa valle e avevo deciso che sarei rimasto qui. Così quando si è presentata l’occasione, ho comprato questo negozio». E d’estate è l’unico alimentari da Boccioleto in su. «Un piccolo vantaggio. Ma i residenti non sono molti, per fortuna durante la bella stagione il paese si riempie».

A Rimasco, insomma, sono pochi i punti di riferimento intorno a cui tutti si riuniscono. Uno, il campanile, da quel 28 febbraio ha ancora l’orologio fermo. L’altro, invece, ha appena riaperto i battenti.

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