Seguici su

Attualità

«Riparate il punto giallo: sono mesi che non funziona»

Pubblicato

il

Sopralluogo all’ospedale di Borgosesia per il Comitato “Rinascita sanità”

Ospedale moderno e con personale preparato, ma c’è timore per il futuro. E’ questo, in estrema sintesi, quanto raccolto dal Comitato di sorveglianza e proposta a difesa della sanità Valsesiana e Vercellese in occasione della prima visita al nosocomio di Cascine Agnona. Il fondatore del gruppo, nonchè sindaco di Gattinara Daniele Baglione, è stato tra gli utenti insieme al primo cittadino di Lenta Pino Rizzi e ad alcuni componenti del Comitato, e promette che si tratta solamente del primo di altri sopralluoghi. «Un’iniziativa che avevamo già anticipato alla direzione generale dell’Asl – commenta Baglione -. Il nostro obiettivo è stato quello di verificare in prima persona le condizioni della struttura e parlare delle diverse problematiche emerse direttamente con gli interessati. Abbiamo incontrato diverse persone e abbiamo trovato, come del resto già sapevamo, un ospedale nuovo, pulito, tecnologicamente avanzato e con personale preparato e pronto a svolgere il proprio dovere al meglio».

Ma per gli utenti si può fare di più per migliorare il Santissimi Pietro e Paolo: «L’esigenza sottolineata da tutti è l’incremento del personale e la tutela dei servizi d’eccellenza che, ancora oggi, l’ospedale valsesiano riesce a erogare nonostante tutto – dice ancora Baglione -.
Sono emersi però molto smarrimento e sfiducia per ciò che, nella realtà dei fatti e non a parole, si sta facendo per un ospedale che rappresenta il fulcro sanitario di un intero territorio, montano e turistico al tempo stesso. Da più parti ci è stato chiesto di pretendere, nelle sedi opportune, la salvaguardia dei servizi sanitari e anche di porre l’attenzione sulle piccole cose che, in ogni caso, fanno la differenza. E pensiamo al punto giallo ancora guasto, ad esempio».
Il Comitato resta in attesa di ricevere risposte dall’Asl su otto domande ben specifiche formulate nelle scorse settimane, «e intanto – conclude il sindaco della Città del vino – continueremo nelle prossime settimane le nostre visite conoscitive, in particolare visitando l’ospedale di Vercelli e i presidi sanitari in tutto il territorio valsesiano e vercellese.

Speriamo che chi governa la nostra sanità anziché promettere potenziamenti generici, si accorga che le strutture più grandi e moderne dove si favoleggia una sanità perfetta e dove vorrebbero mandarci tutti, a volte sono meno perfette di ciò che sembra; pensiamo alle Molinette di Torino per esempio, dove sono stati trovati gli scarafaggi. Nelle nostre realtà ciò non accade perché c’è il controllo e l’orgoglio da parte di chi ci lavora dentro, è nostro compito salvaguardarle e incentivarle. Il nostro territorio va tutelato e non abbandonato».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook