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Roasio vandali al campo da tennis. “Venite a fare volontariato”

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Roasio vandali

Roasio vandali rompono la serratura del campo da tennis. Il presidente dell’associazione: «Non denunciamo né vi chiediamo soldi, ma il vostro tempo».

Roasio vandali al campo

Rimediare ai danni dedicando il proprio tempo alla cura della struttura. E’ una “punizione” educativa quella proposta dal presidente Luca Micheletti ai vandali, probabilmente giovani buontemponi, che nei giorni scorsi sono entrati nel campo da tennis di Roasio rompendo la serratura e facendo danni. Forse sarebbe stato più facile presentare una denuncia, avviare una indagine e risalire ai responsabili grazie anche al sistema di videosorveglianza. E invece l’associazione ha deciso di fare leva sulla sensibilità dei giovani vandali e dei loro genitori. Non verrà chiesto loro alcun risarcimento economico, ma invece si chiederà di dedicare del tempo alla pulizia del campo, proprio come fanno i volontari dell’associazione. E chissà che magari qualcuno non si appassioni al gioco del tennis o allo sport.

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I danni

«Alcuni buontemponi, che la sera bivaccano nei pressi del campo da tennis vicino alle scuole hanno pensato bene di entrare nel campo da tennis rompendo la serratura del cancello e il paletto che sostiene la rete – spiega in uno sfogo sui social -. Vorrei ricordare che il campo da tennis è un’area privata, data in gestione alla Asd Polisportiva Roasio che provvede alla manutenzione del campo con i suoi associati». Nonostante il danno il presidente non presenterà denuncia e spera invece che qualcuno si faccia avanti: «La Asd Polisportiva Roasio, secondo la normale prassi, dovrebbe quindi sporgere una denuncia alle autorità affinchè si indaghi per scoprire i colpevoli, ma invece desideriamo fare leva sulla maturità e buonsenso dei ragazzi in questione, e anche dei loro genitori (in quanto principali educatori e responsabili dei loro figli). Per questo chiediamo di aiutarci a individuare questi ragazzi e chiediamo sopratutto ai genitori di intervenire sensibilizzandoli a non ripetere più queste azioni e a farsi avanti».

Una proposta educativa

Micheletti specifica meglio: «Non verrà loro chiesto nessun pagamento per i danni fatti, ma semplicemente di dedicare due ore del loro tempo ad aiutarci nella pulizia del campo. Ci sembra che questo sia il modo migliore per chiedere scusa e rimediare a quello fatto». Insomma non una punizione fine a se stessa, ma educativa: «Ci piacerebbe molto che questi ragazzi, si rendano conto della gravità della loro azione e si mettano in contatto con il presidente dell’associazione per concordare questa data». Il presidente infatti aggiunge: «La manutenzione del campo comporta una certa fatica e tempo da parte dell’associazione il cui scopo è quello di promuovere il gioco del tennis come attività ludico-motoria per i suoi associati con particolare attenzione ai ragazzini. Siamo sempre molto attenti alle esigenze e richieste dei ragazzi per cui se esistono particolari motivi che li spingono a entrare nel campo saremo molto contenti di parlarne insieme per vedere cosa possiamo fare per aiutarli e supportarli». L’appello è stato condiviso ovunque, ora si spera che qualcuno con un po’ di responsabilità si faccia avanti.

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