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Romagnano aiuta le vaccinazioni dell’Unicef

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Grazie al volume ”Chiamale sei vuoi escursioni…” di Cip Barcellini e alla serata organizzata da ”La nosta Gent”

Cip Barcellini, l’attore, regista e pittore romagnanese, è anche un cronista che gira il mondo e qualche giorno fa ha raccontato alcune delle sue esperienze nel salone dell’istituto Sacro Cuore di Romagnano durante un incontro organizzato dall’associazione “La nosta gent” presieduta da Marisa Brugo. Presentato da Lorenzo Del Boca, Barcellini ha illustrato alcuni suoi viaggi, dall’Alaska al Sud Africa, con lo scopo di raccogliere contributi per contribuire alla campagna Unicef per vaccinare i bambini del terzo mondo.

«“Chiamale sei vuoi escursioni…” – racconta la direttrice della biblioteca di Varallo “Farinone Cente”, Piera Mazzone – è il titolo accattivante che parafrasa scherzosamente un celebre verso, messo in musica da Lucio Battisti. Si tratta del secondo volume pubblicato da Barcellini per raccogliere e trasmettere le sue esperienze di originale viaggiatore, che sceglie sempre mete e percorsi inusuali, ma soprattutto rivela uno sguardo straniante e accorato quando incontra bambini che vivono in condizioni miserevoli, al punto da non poter accedere neppure alle cure più elementari».

«Vi regalo questa mia pubblicazione – ha proposto Barcellini – e voi fate un’offerta che io girerò all’Unicef». Alla promessa è seguita la concretizzazione della donazione di 420 euro, versati sul conto corrente del Comitato Italiano Unicef con sede a Roma, precisando nella causale che verranno utilizzati nella campagna di vaccinazioni contro il morbillo. La donazione è stata accompagnata da una lettera in cui Barcellini puntualizza: «Per correttezza tengo a precisare che l’importo non deve essere attribuito solo alla mia persona, ma a una serata organizzata dall’associazione “La nosta Gent” a Romagnano Sesia, dove ho regalato il mio nuovo libro agli intervenuti in cambio di offerte per l’Unicef”».

«I romagnanesi – conclude Mazzone – hanno risposto con generosità all’invito della “Nosta Gent”, partecipando al gustoso apericena, e hanno compreso lo spirito della serata, contribuendo a questo progetto di aiuto ai bambini che hanno la sfortuna di nascere in condizioni difficili, per i quali ammalarsi di morbillo può davvero essere letale».

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