Romagnano approva il bilancio: giallo sull’assenza dei gruppi di minoranza

Romagnano approva il bilancio, ma c’è tensione in consiglio: assente la minoranza.

Romagnano approva il bilancio

L’ultimo consiglio comunale del 2021 ha fatto discutere a Romagnano. La minoranza era assente alla seduta, convocata per l’approvazione del bilancio preventivo 2022/2024 e svoltosi nella mattinata del 29 dicembre. In un post sulla pagina facebook del gruppo consiliare “Insieme per crescere”, i quattro consiglieri di opposizione dichiaravano che nessuno di loro avrebbe potuto essere presente per motivi lavorativi. «Riteniamo che questa convocazione sia di comodo per l’amministrazione e la riteniamo oltraggiosa», scrivevano i consiglieri, sostenendo che l’atteggiamento del sindaco Alessandro Carini e della sua amministrazione non facesse altro che confermare l’inadeguatezza dell’operato mostrato fino ad oggi. La posizione assunta da Alessandro Pettinaroli, Silvio Landolfa, Matteo Martelli e Renzo Donetti non ha incontrato l’approvazione del primo cittadino, il quale afferma di aver concordato la riunione consiliare la mattina del 29 dicembre per approvare il bilancio prima della fine dell’anno.

La fine dell’anno

«Non c’è stata alcuna mossa antidemocratica – afferma Carini -, negli anni scorsi sono stato criticato per non riuscire a passare il documento programmatico entro il 31 dicembre e quest’anno ci eravamo posti l’obiettivo di riuscirci. In questo modo, possiamo permettere ai nostri uffici di riprendere il loro lavoro basandosi sulle cifre che sanno di avere a disposizione e non sui calcoli dell’anno precedente. È un discorso molto tecnico, ma importante per il buon funzionamento della macchina amministrativa. Aggiungo che attualmente abbiamo un segretario a scavalco, e ci siamo anche dovuti adeguare alle sue disponibilità, pur mantenendo l’intento di arrivare a questa riunione entro la fine dell’anno».

Il debito

Il sindaco romagnanese precisa che per gli amministratori pubblici esiste la possibilità di chiedere permessi sul lavoro: «Chi si assume un impegno di questo tipo deve considerare l’ipotesi che non sia sempre facile far coesistere i propri impegni familiari, lavorativi e istituzionali – aggiunge Carini –. Non vorremmo, piuttosto, che la minoranza abbia preso questa scusa perché non sapeva cosa controbattere al nostro bilancio, dato che, con il 2022, ripianeremo definitivamente il pesante debito che ci siamo ritrovati al nostro arrivo e abbiamo ottenuto questo risultato senza mai aumentare le tasse comunali ai cittadini, cosa che non faremo neanche quest’anno. Ci hanno sempre puntato il dito contro proprio sul bilancio, ma noi abbiamo lavorato bene in questi anni e i risultati cominciano a vedersi. Terminato di pagare il nostro debito, con il 2023 potremo tornare a guardare al futuro e puntare su forti investimenti».

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