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Romagnano costretto a rinunciare al Venerdì Santo: interrotta una tradizione lunga tre secoli

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Romagnano costretto

Romagnano costretto a rinunciare al Venerdì Santo tradizionale: si terrà però una rappresentazione virtuale.

Romagnano costretto a rinunciare al Venerdì Santo

Anche il Venerdì Santo di Romagnano fermato dalla pandemia. Ma la Passione rivivrà in modo virtuale nei vari angoli del paese. Per l’edizione 2021 il Comitato sta pensando infatti ad alcune iniziative che coinvolgano i commercianti. «Vogliamo allestire delle vetrine a tema, grazie ad alcuni poster, con l’aiuto degli esercenti – commenta Giuseppe Ruga, vice presidente del sodalizio -, che si sono detti disponibili. A questo scopo pensiamo di sfruttare anche negozi o spazi non più utilizzati. Vorremmo inoltre proiettare diorami con alcune scene del Venerdì Santo negli angoli di Romagnano dove solitamente vengono recitati i quadri della Passione. Pensiamo inoltre di far rivivere anche con immagini, con il computer, in videoconferenza, i momenti principali del Venerdì Santo. Se le condizioni ce lo consentiranno, saremmo ben disposti a riprendere il progetto della “Passione” raccontata o portata in scena dai bambini».

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L’Unesco

Dopo sette anni di lavori, nei prossimi mesi il Comitato concluderà e consegnerà i dossier di candidatura di Europassione per l’Italia. Il passaggio servirà per il riconoscimento dell’Unesco. La documentazione verrà inoltrata a Roma per essere successivamente portata in discussione a Parigi entro l’anno. «Dopo un lavoro particolarmente impegnativo – afferma Ruga, vicepresidente di Europassione per l’Italia e coordinatore delle associazioni del Nord Italia – ci auguriamo di ottenere l’ambito riconoscimento. Abbiamo in corso un’iniziativa importante con il Ministero dei beni culturali e con l’Unpli stiamo raggiungendo un accordo per utilizzare la rete dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia, uno strumento importantissimo per evidenziare le manifestazioni di tradizione popolare. Infine c’è la rete dei sindaci, che abbiamo coinvolto nelle tradizioni della Settimana Santa».

Quaranta realtà

Il Comitato Venerdì Santo di Romagnano è tra i soci fondatori di Europassione per l’Italia, costituita nel 2004 proprio a Romagnano con altre 12 associazioni nazionali. Europassione per l’Italia è formata attualmente da quaranta associati, una decina circa del nord Italia, e con un numero sempre crescente di richieste di adesione. «Ciò che è emerso dall’ultima riunione – spiega Ruga – è la volontà di non fermarsi, nonostante il periodo difficile che ogni sodalizio sta attraversando. L’anno scorso la quasi totalità delle rappresentazioni è stata annullata. L’aspettativa che abbiamo come Europassione per l’Italia è quella di stimolare le associazioni a promuovere comunque iniziative nel rispetto dei decreti. In questo modo resterà qualcosa di tangibile oltre che di simbolico».

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