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Romagnano, dopo 40 anni di banda Allifranchini lascia la bacchetta

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Il suo nome è apparso nell’Enciclopedia mondiale del jazz.

Il suo nome è apparso nell’Enciclopedia mondiale del jazz. Ma per i romagnanesi Guerrino Allifranchini, classe 1933, è innanzitutto il “direttore”: per oltre quarant’anni ha diretto la banda del paese. Uno dei tanti impegni di una vita tutt’ora dedicata alla musica, da quasi sessant’anni divisa con la moglie Gina Zetti, che lo ha accompagnato nei suoi numerosi viaggi. Allifranchini ha ceduto il posto al maestro cossatese Fulvio Traverso.

Una passione, quella del maestro Allifranchini, nata in famiglia dove – ricorda- “si suonicchiava. Quasi tutti i miei parenti sono stati membri della banda di Romagnano. Io ho studiato al conservatorio a Torino. Per quei tempi era quasi come andare su Marte… Sono partito con il piede giusto negli studi e vi ho trovato una didattica molto positiva. Ho studiato clarinetto, poi mi sono allargato al sassofono. Inoltre, canto. Sono una sorta di showman! Nel 1957, dopo il matrimonio, sono stato in Scandinavia tre anni: un viaggio di nozze suonando. Dopo avere vissuto vicino a Milano, che allora rappresentava una sorta di centro dell’arte, negli anni Settanta sono tornato a vivere a Romagnano. Qui per dieci anni sono stato occupato giorno e notte: insegnavo nelle scuole medie, avevo una quarantina di allievi e suonavo nei locali della zona”.

Dunque si può dire che Guerrino Allifranchini sia nato nella artisticamente nella banda locale: “Ho iniziato nel dopoguerra, tra i 13 e i 14 anni – posegue – Il mio primo insegnante è stato Giuseppe Boietti, una persona eccezionale. Una sorta di papà per tutta la banda. Ero talmente appassionato alla musica che lo seguivo anche quando andava a tagliare la legna: parlavamo di musica e lo aiutavo chiedendogli in cambio altri momenti di lezione. La banda, nel complesso, mi ha dato l’opportunità di svolgere attività didattica e ho potuto “imparare facendo”. Fra il 1974 e il 1975 sono diventato direttore ruolo che ho mantenuto fino al 2015, concludendo con il concerto di Natale. In questi anni ci sono stati vari presidenti: Alberto Richetti, Primo Platinetti, che è rimasto in carica per oltre vent’anni, l’industriale Mario Cavanna, Alberto Perone e infine il clarinettista Giorgio Rondi. Quella di Romagnano è una delle bande più antiche della zona e ha avuto una particolarità: storicamente, i suoi membri erano i dipendenti della cartiera Burgo. L’azienda dava un’ora di permesso in entrata o in uscita ai dipendenti membri, per consentire loro di fare le prove. I romagnanesi sono stati sempre vicino alla banda e a me: credo di avere dato e ricevuto altrettanto e sono riconoscente per questo”.

Ora Allifranchini guarda al futuro: “Fino quando potrò, continuerò ad andare alle Canarie, dove vengo invitato tutti gli anni. Sono poi ancora parte di un quintetto con musicisti della zona (il Quintetto Denner, con Giorgio Rondi, ndr.) e spesso rappresentiamo l’ambasciata italiana. Continuo a suonare tutti i giorni”.

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