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Romagnano festeggia Rea Silvio, partigiano di cento anni

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Romagnano festeggia Rea Silvio, partigiano di cento anni

Romagnano festeggia il centesimo compleanno di Rea Silvio: partigiano, è stato insignito della medaglia d’oro per la Resistenza.

Romagnano festeggia il secolo di Rea Silvio

Legge ancora senza occhiali e fino a poco tempo fa si è occupato personalmente del suo vigneto. «Un esempio di come avere cent’anni e non dimostrarli». Così commenta il sindaco di Romagnano, Alessandro Carini, il raggiungimento del secolo da parte di Rea Silvio Antonini, partigiano e medaglia d’oro per la Resistenza . Il primo cittadino si è recato martedì per festeggiarne il compleanno. Il romagnanese ha accolto il sindaco, l’assessore Federica Tariello e i consiglieri Rosita Brugo e Lorenzo Prealoni, che gli hanno donato una pergamena col certificato di nascita, un calendario del 1921, con evidenziato il giorno 9 novembre e una confezione di dolci.

La ricetta della longevità

«L’ho visto in splendida forma e gli ho dato appuntamento al prossimo anno – afferma Carini – Il suo segreto, dice egli stesso, è mangiare bene e tenersi in forma e credo che il fatto di aver guidato fino a pochi anni fa, aver curato la sua vigna e, perché no, anche fare ogni giorno le scale fino al suo appartamento all’ultimo piano, abbia contribuito a conservare la sua tempra». Antonini ha festeggiato insieme alla famiglia del figlio Fabrizio, mentre il secondo figlio Gabriele, che vive nel Lazio, l’ha raggiunto alcuni giorni dopo, insieme a nipoti e pronipoti.

In gran forma

«Questo traguardo va celebrato, soprattutto perché papà sta davvero molto bene – conferma Fabrizio Antonini – Cinque anni fa ha deciso di non rinnovare la patente, cominciando a sentirsi insicuro, ma tutt’oggi legge senza occhiali e svolge le parole crociate. Fino a poco tempo fa si occupava del vigneto, di cui andava molto fiero, e allevava galline e conigli. Pur avendo perso mia mamma molti anni fa, è sempre stato autonomo e solo da poco ha accettato la vicinanza di una fidata collaboratrice familiare». Antonini ha trascorso la carriera lavorativa alla cartiera di Romagnano. Ha vissuto l’orrore della guerra, passando sette anni tra il fronte e la prigionia, ottenendo la medaglia d’oro per la Resistenza.

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